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L'OSPITELa fosca politica delle aggregazioni

27.09.19 - 18:58
Associazione Ticinese per l’Autonomia dei Comuni
Tipress
La fosca politica delle aggregazioni
Associazione Ticinese per l’Autonomia dei Comuni

Riunitasi a Carasso negli scorsi giorni, l’Associazione Ticinese per l’Autonomia dei Comuni (ATAC) ha discusso e preso posizione su alcuni temi che rivestono una particolare importanza per i Comuni e le periferie.

La Commissione aggregazioni del Gran Consiglio propone la fusione coatta di Sessa, raggirando nuovamente la volontà popolare. Il Ticino è il solo Cantone in cui la legge nega il valore decisionale del voto dell’assemblea comunale. Il Consiglio di Stato appare estraneo alla decisione mentre è palese come sia lo stesso Dipartimento Istituzioni dirigere le operazioni. Sorprende il fatto che il presidente dell’UDC, nonché sindaco di Monteggio, sostenga a spada tratta l’aggregazione coatta, pur pretendendo di rappresentare il partito che difende la sovranità popolare.

L’ATAC, esprimendosi sul caso di Astano (già deplorato in una precedente presa di posizione) invita la popolazione a riflettere sul comportamento dei deputati del Malcantone che non hanno avuto la sensibilità di intervenire ufficialmente a tutela delle scelte dell’assemblea comunale. È la riprova che quasi tutti i politici cantonali subiscono, a causa dell’ideologia aggregativa, una sudditanza psicologica da far inorridire i sostenitori della vera democrazia. È penoso constatare come il Cantone sia pronto a pagare i debiti di Astano in caso di fusione, mentre nella situazione attuale gli abitanti devono essere “castigati” perché colpevoli di non essersi attivati per aggregarsi. La solita politica dei ricatti !!!

L’ATAC constata che, malgrado le esperienze negative registrate su tutto il territorio ticinese, si continua, da parte dei Municipi, a proporre aggregazioni (Collina d’oro, Val Mara), segno evidente che qualcuno ne trae dei vantaggi e non sono certamente i cittadini.

Infine l’ATAC, a difesa delle periferie, si esprime negativamente sul progetto del Consiglio federale di voler aumentare il prezzo della benzina. Con la scusa di voler tutelare l’ambiente, si penalizza coloro che vivono nelle località discoste, come se, per difendere la natura, non ci possano essere altre alternative come, ad esempio, riportare nelle periferie i servizi che sono stati tolti. Questa proposta tende, ancora una volta, a sfavorire coloro che vivono in simbiosi con l’ambiente.

 

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