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L'OSPITEQuando le politiche ultraliberiste non "incontrano" l'uomo

05.07.19 - 14:04
Luca Campana già candidato al Gran Consiglio
Quando le politiche ultraliberiste non "incontrano" l'uomo
Luca Campana già candidato al Gran Consiglio

Con la caduta di molte casate europee, la fine delle guerre e dei colonialismi, le nazioni hanno cominciato sempre più a creare un Welfare statale efficiente e pubblico, si sono creati nuovi diritti come il suffragio femminile e grazie alla nuova e cercata spinta economica si ha avuto un rifiorire dello status del ceto medio, questo fino agli anni `70, quando le politiche economiche di Reagan e della Thatcher hanno aperto alle deregolamentazioni del mercato, ottenuto l'abbassamento delle aliquote massime delle imposte personali e steso un tappetto rosso a tutti gli industriali ed imprenditori. Inoltre; la lotta ai sindacati, la proposta di un più libero mercato e privatizzazioni della cosa pubblica, negli anni, hanno fatto scuola in altri paesi occidentali, modificandone l'assetto sociale ed economico andando a colpire gli interessi dei meno abbienti aumentandone il divario con le altre classi. I sostenitori del liberismo di Milton Friedman e dell'economista Von Hayek sono stati lo strumento per spostare la bilancia borghese verso un arricchimento personale e in antitesi ad una politica volta sul consenso basata sull'accettazione del crescente ruolo di Stato nell'economia e alle negate concessioni dovute alla classe media. Le conseguenze nefaste e fragili delle politiche ultraliberiste sono state testimoniate dai fatti. Partendo dalla devastazione sociale prodotta in Gran Bretagna e riflessa nei paesi industrializzati. Pure la ferrovia prima ritenuta fiore all'occhiello ed orgoglio nazionale, dopo essere stata privatizzata e lungamente trascurata sia nella tecnica che nelle manutenzioni, chiaramente per ovvie avidità e di profitto di società private, è dovuta rientrare nei costi dello Stato il quale ha sborsato "10 volte tanto "per mantenerla funzionante. La ripresa totale del vettore treno da parte dello Stato è materia attuale nell'opinione pubblica e politica britannica, in contro tendenza ai valori ultra liberisti. Un problema sempre più globale. La nuova classe media urbana ha allargato il divario tra aree rurali e urbane, il rapido progresso tecnologico è sempre più appannaggio in industria di persone sempre più super-specializzate, le vecchie mansioni vengono supplite da robot con intelligenza artificiale e i semplici operai, quelli che prima avevano poche qualifiche risultano purtroppo non più formabili. Le aziende che un tempo però seguivano praticamente tutta l'evoluzione del dipendente ed in molti casi ne festeggiavano anche la pensione sembrano essere sempre più retaggio del passato.

Tutto più dinamico ed instabile quindi per i lavoratori della classe media ed il potere di acquisto è debole.  

Ovviamente c'è azienda e azienda, (molte perseguono un work life definito) come c'è imprenditore e imprenditore, possiamo differenziare chi produce sostanza e migliora per certi termini la società, poi nella stessa misura ci sono altri che gestiscono le Hedge o fondi di private-equity.

Secondo Forbes la ricchezza dei 1900 miliardari nel 2017 è cresciuta di oltre 900 miliardi di Dollari (+2,1%). All'opposto contrario la ricchezza al netto della popolazione povera nel mondo (quasi 4 miliardi di persone) è diminuita dell`11%. Quindi potrebbe esserci un rapporto tra ricchezza da una parte e povertà dall'altra.

Il Paperone Jeff Bezos con un patrimonio di 112 miliardi di dollari è il più ricco al mondo, con "solo" lo 0,5% del suo patrimonio potrebbe pagare il debito pubblico sanitario di un'intera nazione africana e questo fa riflettere.

I magnati, il più delle volte, per non vedere l'altra faccia della loro fortuna mettono i paraocchi e poi si ripuliscono la coscienza con la filantropia ed il problema morale è risolto. Infatti, tanto per tornare ad un Africa depredata nei secoli da statisti e faccendieri, da un recente studio in 13 paesi in via di sviluppo risulta, che: investimenti in istruzione e salute hanno determinato il 69% della riduzione totale delle disuguaglianze, bella cosa, poi c'è chi fa parte di un paese occidentale come il nostro che; taglia le tasse alle aziende, riceverà meno introiti da esse e dovrà per forza fare proprio tagli in quel settore.

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