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L'OSPITE"Green" e LGBT: i militari si fanno il maquillage

18.06.19 - 16:57
Gioventù Comunista
tipress (archivio)
"Green" e LGBT: i militari si fanno il maquillage
Gioventù Comunista

La Consigliera Federale PPD Viola Amherd ha recentemente dichiarato che entro il 2025 il Dipartimento della difesa dovrà ridurre le emissioni di anidride carbonica del 30%. Notizia degli ultimi giorni è anche la creazione del servizio “Diversity Swiss Army” che agevolerà l’arruolamento di persone transessuali nell’esercito. 

Pare un po’ strano che l’esercito di colpo diventi ecologista e anche LGBT friendly praticamente simultaneamente. Queste scelte eppure non sono dettate né da una maggiore sensibilità ecologica né da una maggiore sensibilità nell’essere più inclusivi.

Il nostro esercito si trova sempre di più in una situazione difficile a livello di reclutamenti, che calano costantemente, e quindi ha bisogno di rendersi più accettato e attrattivo tra i giovani rilanciandosi con un marketing che illuda le nuove generazioni, utilizzando temi che sono molto sentiti in questo momento.

Il principale provvedimento per l’ambiente tratterebbe l’applicazione di pannelli solari alle caserme, con al massimo l’utilizzo di mezzi di trasporto civili di categoria A, meno inquinanti. Intanto però, dall’altra parte, si vogliono acquistare nuovi aerei militari che, quelli sì, a livello di carburante hanno un impatto ecologico non da poco! Per non parlare dei voli inutili effettuati unicamente per non far stazionare i veicoli e dei proiettili sparati in occasione delle esercitazioni in montagna.

Non dimentichiamoci poi dell’incendio in Val Serena vicino ad Isone nel 2011, provocato da un’esercitazione andata male, le cui fiamme sono durate parecchi giorni incendiando più di 40 ettari di territorio!

Il nostro esercito poi è parte del programma “Partenariato per la pace” della NATO che altro non è che un altro modo per giustificare gli interventi militari americani in giro per il mondo attraverso la guerra. I provvedimenti più ecologici sono quindi quelli di rompere patti con organizzazioni che vanno in giro per il mondo a fare la guerra che è la fonte di inquinamento più pesante che ci possa essere!

È chiaro quindi che questo esercito cerca di rilanciarsi mostrandosi più ambientalista e vicino alle tematiche LGBT, sicuramente importanti, ma sfacciatamente utilizzate per ingannare le nuove generazioni su un presunto esercito più “ecologico e solidale”, senza in realtà toccare i punti concreti che potrebbero diminuire il reale impatto sull’ambiente a livello globale. 

Noi invece continuiamo a ribadire che il Servizio Civile è la scelta più corretta per la sua concreta utilità, occupandosi da sempre nel concreto della protezione dell’ambiente e senza esser mai stato discriminatorio verso nessun tipo di identità sessuale.
 

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