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L'OSPITEAccordo quadro: proposte scandalose

12.06.19 - 08:55
Lega dei Ticinesi
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Accordo quadro: proposte scandalose
Lega dei Ticinesi

Nuova sconcertante puntata della telenovela dell’accordo quadro istituzionale, ovvero di quell’accordo, bramato dal Consiglio federale e dalla partitocrazia PLR-PPD-PSS, che trasformerebbe la Svizzera in una colonia dell’UE.

Lo scorso venerdì il Consiglio federale ha annunciato a Bruxelles che prima della firma dell’accordo occorrevano chiarimenti sulle misure accompagnatorie, sulla direttiva UE sulla cittadinanza, e sugli aiuti statali. Si tratta evidentemente di un espediente per menare il can per l’aia, nell’attesa di lasciarsi alle spalle le elezioni federali. Firmare l’accordo coloniale prima delle elezioni rischierebbe infatti di danneggiare il triciclo PLR-PPD-PSS.

Degno di nota il fatto che il Consiglio federale abbia sollevato eccezioni solo sui tre punti sopra citati. Per contro, questioni della massima importanza come la ripresa dinamica, ossia automatica, del diritto UE ed i giudici stranieri, che equivarrebbero alla fine della nostra sovranità, sono condivise ed approvate dal CF.

In tempo di record il presidente uscente della commissione UE Jean-Claude Juncker, i cui giorni a Bruxelles sono contati, si è detto disposto a rispondere in fretta e furia alle questioni sollevate dal CF, alfine di giungere alla sottoscrizione dell’accordo-capestro il prima possibile. Secondo Jucker, i chiarimenti dovrebbero avvenire entro il 18 giugno.

E’ evidente che una simile tempistica è una farsa e dimostra ulteriormente, semmai ce ne fosse ancora bisogno, la volontà e la fretta dell’UE di sottomettere la Svizzera. Ennesima conferma che l’accordo quadro è nel solo interesse dell’UE. Il nostro Paese non può tollerare di farsi mettere sotto pressione da chi ha già le valigie in mano.

La Lega dei Ticinesi si opporrà con ogni mezzo alla sottoscrizione di questo scandaloso trattato coloniale che costituirebbe la pietra tombale della nostra indipendenza, della nostra sovranità e dei nostri diritti popolari. E invita tutti i cittadini svizzeri che hanno a cuore il futuro della nazione a non votare quelle forze politiche e quei politicanti che vogliono invece svendere il Paese in cambio di presunti – ma davvero solo presunti – vantaggi economici a beneficio dei soliti pochi privilegiati ed a scapito di tutti gli altri!

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