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L'OSPITEProssime votazioni

06.05.19 - 19:23
Daniele Bisang, Muzzano
Prossime votazioni
Daniele Bisang, Muzzano

Il prossimo 19 maggio il popolo Svizzero è chiamato a votare su due temi federali. Si tratta di argomenti importanti sebbene non abbiano fatto l’unanimità in occasione del voto alle camere a dimostrazione di come siano relativamente controversi. Vista la posta in gioco ognuno di noi si aspetta, però, maggiore fermezza nella presa di posizione sia per l’uno, sia per l’altro oggetto in votazione. Vediamo insieme di cosa si tratta.

Per parlare della “Legge federale concernente la riforma fiscale e il finanziamento dell’AVS” occorre velocemente tornare al 2017, quando il “Decreto federale sul finanziamento supplementare dell’AVS mediante l’aumento dell’imposta sul valere aggiunto e la Legge federale sulla riforma della previdenza per la vecchiaia 2020” furono entrambe state bocciate. Ecco che, quindi, Consiglio federale e parlamento propongono in questa occasione di combinare il finanziamento dell’AVS con la riforma fiscale. Ora, qualsiasi cittadino si chiederà quali connessioni sussistano fra queste due riforme. Personalmente ritengo che in questo campo ci si stia muovendo sulle sabbie mobili. Si vogliono togliere gli attuali privilegi fiscali a ditte che operano prevalentemente a livello internazionale e che oggi generano ca. 150000 posti di lavoro dicendo loro che le imposte aumenteranno. E allora chi ci dice che non avremo poi a breve oltre 100000 disoccupati in più dato che queste ditte potrebbero spostare altrove la loro sede senza nessun problema?
Con il patent box si intendono, invece, promuovere le aziende definite innovative, mentre tutte le altre che operano sul territorio quali vantaggi avrebbero se non quello di continuare a versare quanto già pagano?
Per quanto concerne la riforma dell’AVS, sarà aumentata la detrazione degli stipendi pari a CHF 1.50 su ogni CHF 1'000. Parrebbe una bazzecola, ma in realtà va a ridurre ulteriormente il potere d’acquisto e di risparmio delle famiglie, senza che ciò sia esplicitamente spiegato. E qui ancora una volta è il ceto medio ad essere nuovamente il più tartassato. Dopo le votazioni del 2017 il Consiglio federale ha fatto correggere subito l’IVA portandola all’attuale 7.7 %, perché all’ora non riportare l’IVA all’8 % e il differenziale versarlo integralmente nelle casse dell’AVS? Non si poteva farlo da subito?

Il secondo tema in votazione è quello della “Trasposizione nel diritto svizzero di una modifica della direttiva UE sulle armi (Sviluppo di Schengen / Dublino) . Qui l’autorità federale fa leva sul fatto che se la votazione non passasse, automaticamente decadrebbero gli accordi a meno che il Comitato misto non decida altrimenti entro 90 giorni.
Mi sorge una domanda: poiché a livello sicurezza in Svizzera siamo all’avanguardia che interesse avrebbero gli stati membri che applicano integralmente le normative Schengen a escluderci? GB e Irlanda come Bulgaria, Romania, Cipro e Croazia non applicano integralmente le normative. Sono nazioni escluse? Non sembrerebbe! Il secondo aspetto rilevante, inoltre, è che andremmo a perdere tutte le nostre tradizioni a piccole gocce in base all’art 17 della direttiva UE che consente nuovi inasprimenti ogni 5 anni. Vogliamo veramente perderle?

Evidentemente ogni uno può portare tutta una serie di altre argomentazioni pro e contro ma quelli che mi sono sentito di proporre sono spunti affinché il popolo dibatta e discuta su questi due importantissimi temi che dal 20 maggio 2019 potranno mantenere o cambiare molte cose per ogni cittadino svizzero. Importante è evitare il voto di pancia ma optare per un voto ragionato. Le possibilità d’informarci ci sono, ad esempio tramite la nuova App delle votazioni. Mettiamo in campo tutte le possibilità di ricerca per comprendere bene ciò sul quale siamo chiamati ad esprimerci: è determinate per il futuro del nostro Paese.

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