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L'OSPITEPS e iniziativa Officina: pensavamo si fosse toccato il fondo, invece…

01.05.19 - 17:02
Movimento per il socialismo (MPS)
Tipress (archivio)
Giuseppe Sergi e Matteo Pronzini
Giuseppe Sergi e Matteo Pronzini
PS e iniziativa Officina: pensavamo si fosse toccato il fondo, invece…
Movimento per il socialismo (MPS)

È da mesi che il PS conduce una guerra senza esclusione di colpi contro l’iniziativa “Giù le mai dall’Officina” sulla quale saremo chiamati a votare il prossimo 19 maggio.

Lo ha fatto sostenendo a livello cantonale e comunale i finanziamenti per il progetto Castione delle FFS, presentato dalle autorità cantonali proprio come un controprogetto indiretto all’iniziativa “Giù le mani”. Poi, il suo gruppo parlamentare ha pensato bene di presentare un farlocco “controprogetto” all’iniziativa in occasione della discussione parlamentare. Non li ha presi sul serio nessuno: hanno solo ottenuto, ed è quello che volevano, di rinviare la discussione sull’iniziativa.

Poi è cominciata la campagna vera e propria contro l’iniziativa condotta su tutti i campi da personalità tra le più in vista e conosciute del PS (e quindi in grado di influenzare quella parte di elettorato che avesse ancora simpatie per l’iniziativa): Mario Branda, sindaco PS di Bellinzona, Henrik Bang, deputato in Gran Consiglio, Renzo Ambrosetti (già copresidente di Unia) e via di questo passo.

Dibattiti (quasi sempre con liberali a sostegno), prese di posizione e, per finire, la creazione di un sito di campagna contro l’iniziativa (con l’adesione di altre personalità politiche liberali, UDC e PPD, di rappresentanti padronali come Fabio Regazzi e padroni avvoltoi come Aleardo Cattaneo, pronti a spartirsi i resti dell’Officina).

Possiamo affermare che in queste settimane i tenori della campagna per il No all’iniziativa sono stati loro, i rappresentanti del PS, che non perdono occasione per partecipare a dibattiti e conferenze. E sfruttano la ponziopilatesca posizione del comitato cantonale del partito che ha dato libertà di voto, diventata, di fatto, libertà di fare campagna per il NO: anche perché, ormai a pochi giorni dal voto, non si sono ancora viste significative prese di posizione a favore del SI.

Pensavamo quindi che con tutto questo il PS avesse toccato il fondo: ma ci siamo sbagliavamo! Apprendiamo infatti che la prossima assemblea (9 maggio) della sezione PS di Bellinzona (la più forte elettoralmente del Cantone) discuterà dell’iniziativa e prenderà posizione. Ma all’ordine del giorno – punto 7.4 – vi è anche la “proposta di un contributo alla campagna contro l’iniziativa”.

Il commento lo lasciamo a ognuno di voi, perché noi non abbiamo più parole per esprimere il nostro disgusto.

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