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L'OSPITEFacciamolo, un Ticino più svizzero

05.04.19 - 11:00
Paolo Pagnamenta, deputato PLR al Gran Consiglio
Facciamolo, un Ticino più svizzero
Paolo Pagnamenta, deputato PLR al Gran Consiglio

Negli ultimi giorni, diverse persone mi hanno chiesto il significato di uno degli slogan elettorali scelti dal PLRT nella corsa verso le elezioni del 7 aprile: “Chiedendo un Ticino più svizzero intendete dire che il Ticino di oggi non è svizzero?”. Il messaggio in realtà è un altro. Più articolato. E sostanzialmente sono due le strade per portare il nostro Cantone sulla via di una maggiore “svizzeritudine”.

La prima è quella di essere credibili politicamente a Berna. Di non limitarsi alle facili rivendicazioni, ma di essere propositivi sotto la cupola di Palazzo federale. Con idee vere, realizzabili, con un approccio serio e nel rispetto delle istituzioni. E non con le ricette magiche dall’esito che purtroppo ben conosciamo. La seconda strada da imboccare è quella dell’area economica di Zurigo. Con la quale stiamo stringendo accordi sempre più mirati e che rappresenta un vero e proprio sbocco verso Nord per quanto concerne innovazione, ricerca e posti di lavoro altamente qualificati. Una via scelta ad esempio dal DFE e dal Consigliere di Stato Christian Vitta con la recente adesione alla Greater Zürich Area e con altre importanti iniziative ormai ai blocchi di partenza. Per raggiungere questi obiettivi bisogna però iniziare, per così dire, dal basso. Promuovendo una politica propositiva, pragmatica e basata sul metodo liberale radicale in Ticino. Un esempio? La proposta dei Giovani liberali radicali di anticipare l’insegnamento del tedesco nelle scuole dell’obbligo è certamente meritevole di maggiore attenzione, senza essere invece liquidata con un superficiale “sa pò mia”. Questo ed altri temi possono essere portati avanti concretamente solo se la presenza del PLR in Governo e in Gran Consiglio sarà rafforzata. Perché il lavoro svolto nell’ultima legislatura è stato sovente pagante, ma non sempre è stato supportato dai numeri necessari per poter davvero dare una svolta alla politica cantonale. La via è segnata, dunque, ma i liberali radicali devono mostrarsi convinti nel voler perseguire questi importanti obiettivi per il Cantone, di credere nella politica liberale radicale, nei valori della responsabilità, della libertà, coesione e progresso.

Facciamolo, un Ticino più svizzero!

 

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