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OspiteAuto elettriche clima , sussidi e illusioni

23.03.19 - 20:00
Bruno Storni
Tipress
Auto elettriche clima , sussidi e illusioni
Bruno Storni

Il messaggio da 3 mio per sostituire rotonde con semafori è stato declamato aver basi “scientifiche”, ora per quello da 2.5 mio per sussidiare auto elettriche, senza arrossire, si arriva a dire il contrario: dati e statistiche sarebbero cose per il passato quindi buttiamoci con i milioni senza tante valutazioni e calcoli.

Eppure per valutare e decidere l'efficacia di una spesa pubblica o privata si fa un’analisi che richiede la conoscenza di dati del passato, come pure la situazione e le condizioni quadro passate e future.

Nel caso semafori sappiamo che i dati non erano aggiornati: si calcolava con un aumento annuo del traffico 10 volte il reale, e il contesto futuro non considera adeguatamente il raddoppio quantitativo e qualitativo dell’offerta di TILO dal 2020.

Per le auto elettriche l’opportunità e di conseguenza l’efficacia o meno del sussidio non ha contestualizzato l’evoluzione del mercato: negli ultimi 4 anni ne sono state vendute in Ticino 577 contro le 202 del quadriennio precedente, un aumento del 280% senza alcun sussidio !

Il credito votato dalla maggioranza del GC permetterà di sussidiarne 1250, cioè quanto si può realisticamente ipotizzare verrà comunque venduto nei prossimi 4 anni anche senza sussidi. Già i primi due mesi del 2019 dimostrano che il mercato in Svizzera è definitivamente partito con un più 80% per rapporto al 2018, come d’altronde sta già succedendo a livello mondiale da tempo. Per vendere il primo milione di auto elettriche ci sono voluti 20 anni, il secondo è stato venduto in 18 mesi, il terzo in 8 mesi, il quarto in 6 mesi, il quinto milione in 4 mesi !

La decisione votata nel 2017 (Strategia energetica 2050) di abbassare a 95 gCO2/km la media per le nuove vetture dal 2020 pena il pagamento di importanti penali costituisce un forte acceleratore per l’elettrico, visto che i produttori dovranno mettere sul mercato auto a bassi consumi, l’offerta di nuovi modelli elettrici lo dimostra già.

Per valutare e decidere è quindi fondamentale analizzare la situazione con i dati a disposizione (statistiche) e l’evoluzione del quadro legislativo, tecnologico e di mercato, che nel caso del sussidio in questione dimostrano chiaramente la sua inutilità perché come detto nei prossimi 4 anni il mercato dell’auto elettrica crescerà di molto anche senza sussidi. Già per il VEL2 il 40% delle auto sussidiate sarebbe stato acquistato comunque (rapporto RapTrans), questa volta rischiamo il 100%.

Anche sull’opportunità di sussidiare indiscriminatamente auto elettriche si può disquisire: quanto ad impatto ambientale totale, l’Ufficio Federale dell’Ambiente le classifica al terzo posto, dietro quelle a gas e ibride plug in.

La produzione delle batterie al litio richiede ingenti quantitativi di energia e genera molta CO2: per una batteria di una Tesla S o X si arriva 17 tonnellate CO2 l’equivalente della benzina consumata per percorrere oltre 150mila km con un’auto da 95 gCO2/km.

In questo senso anche l’ATA nell’ultima edizione dell’Ecomobilista classifica come ecologicamente sostenibili auto elettriche solo con batterie piccole e a condizione di ricaricarle con energia rinnovabile di nuova costruzione.

Per concludere la pennellata di verde preelettorale da 2.5 mio sulla spinta dei giovani che manifestano per il clima, regalerà 2000 Fr a chi si può permettere una Tesla da oltre 100'000 Franchi con una batteria da 600 kg.

L’auto elettrica con le attuali batterie al litio caricate con energia elettrica da carbone, come è il caso in Svizzera d’inverno, può servire per ridurre gli NOx , ma per il clima non ha ancora grande valenza. La nostra proposta, bocciata, di condizionare il sussidio alla messa fuori circolazione di un auto Euro 3 o precedente, poteva dare un senso ambientale ai 2.5 mio. Non illudiamo la gente e i giovani che affrontiamo l’emergenza climatica con operazioni da “simbolpolitik”.

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