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L'OSPITEL’ACSI sostiene il referendum contro l’aumento automatico delle franchigie

05.03.19 - 14:26
Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana
Keystone
L’ACSI sostiene il referendum contro l’aumento automatico delle franchigie
Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana

Il Consiglio degli Stati ha deciso oggi che le franchigie dell’assicurazione malattia obbligatoria vanno adeguate all’evoluzione dei costi.  Un numero sempre maggiore di assicurati rischia così di rinunciare a cure mediche necessarie per motivi finanziari. Già oggi gli assicurati svizzeri, rispetto agli altri cittadini OCSE, sono quelli che contribuiscono maggiormente  di tasca loro alle spese sanitarie. Secondo l’ACSI un aumento automatico delle franchigie non  è né opportuno né ragionevole. Per questa ragione l’ACSI ha deciso di sostenere il referendum contro questa decisione già preannunciato dal Partito socialista.  

Come il Consiglio Nazionale in novembre, oggi il Consiglio degli Stati ha deciso che le franchigie dell'assicurazione obbligatoria aumenteranno automaticamente con l'aumento dei costi. Casse malati, fornitori di prestazioni e industria farmaceutica non sono finora riusciti a  mettersi d’accordo su efficaci misure di contenimento dei costi. Il parlamento non riesce a decidere niente di meglio che chiedere  ai pazienti-consumatori – gli attori più deboli del mercato sanitario - di passare ancora una volta alla cassa, contribuendo in modo ancora maggiore a costi sui quali possono avere poca influenza.   

I favorevoli alla misura decisa oggi sostengono che franchigie più alte disincentivano i consumi di cure sanitarie non strettamente necessarie. I dati dell'OCSE mostrano che si tratta di un'illusione:  i pazienti svizzeri  oggi vanno meno dal medico rispetto alla media, tuttavia devono fare i conti con la maggiore partecipazione ai costi e spesso rinunciano a cure necessarie per motivi finanziari.

Secondo l’ACSI è inaccettabile chiedere ulteriori sforzi ai pazienti-consumatori, perché la politica non è in grado di decidere misure efficaci di riduzione dei costi. L’ACSI sosterrà quindi il referendum e la raccolta di firme contro l'aumento automatico delle franchigie.

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