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L'OSPITEUn uomo per bene

06.02.19 - 13:00
Steve Ricci Candidato al Gran Consiglio
Un uomo per bene
Steve Ricci Candidato al Gran Consiglio

Chi è Steve Ricci

Innanzitutto un marito e un padre, ben felice che la sua famiglia possa crescere e vivere qui a Iseo, un piccolo villaggio malcantonese, quartiere di Bioggio. Da ragazzo ha vissuto 5 anni in Italia per motivi lavorativi dei genitori. Infatti il padre è di origini italiane e la madre francesi, questa esperienza insieme alle origini della sua famiglia, insieme ai contatti mantenuti sia in Italia che in Francia, gli hanno dato una visione più ampia su quello che è la vita, il lavoro e le differenze tra l’Unione Europea e la Svizzera, confermandogli ancora di più che la Svizzera e quindi anche il Ticino hanno un identità e delle realtà culturali e storiche che vanno mantenute, valorizzate e rafforzate.

La sua professione ?

Lavora da 16 anni (di cui 5 trascorsi in Canton Vaud al CHUV) nel settore sanitario Ticinese come infermiere soccorritore in croce verde, sviluppando in seguito anche il ruolo di formatore per adulti attivi in ambito sanitario presso la FORMAS a Giubiasco.


Fino ad inizio 2000 tuttavia svolgeva attività come commerciante e titolare di 3 negozi, poi a seguito di un evento traumatico ed un periodo congiunturale difficile per il settore, chiuse i negozi riuscendo comunque a ricollocare i suoi dipendenti.

Come mai nell’UDC e con quale lavoro politico?

È arrivato all’UDC perché innanzitutto ne condivide i principi, poi perché già conosceva sin da ragazzo dei militanti e non da ultimo per il clima di lavoro disteso e il grande rispetto tra le persone che trova in questo partito.

All’interno dell’UDC riveste il ruolo di presidente della sezione UDC dì Bioggio dal 2018, 
 coordinatore per il Luganese dal 2018 e membro del Consiglio Comunale di Bioggio dal 2016.

Attività impegnative che lo appassionano perché vede che attraverso la volontà, la tenacia e il consenso è realmente possibile fare qualche cosa di concreto per la popolazione del comune in cui vive e per il nostro cantone. Possibilità che ha concretizzato risolvendo problematiche sociali locali, oppure presentando mozioni per l’introduzione del principio della preferenza indigena nel regolamento organico comunale, dando così voce e seguito a una volontà popolare espressa a larga maggioranza nel 2016 (prima i nostri). Progetto che lui stesso auspica diventi di carattere cantonale allargando lo stesso principio a quanti più regolamenti organici dei municipi possibile.

L’impegno sociale locale una nuova realtà

A livello locale ha costituito insieme ad alcuni concittadini l’associazione ricreativa “Foghitt” (le faine, simbolo di Iseo), che vuole mantenere e promuovere vive le tradizioni locali e il legame tra la popolazione e il territorio, coinvolgendo attività locali presenti nella sua regione ed in Ticino che offrono prodotti tipici ticinesi. Un’attività che comporta un risvolto sociale, infatti gli introiti vanno a sostegno di progetti sociali, culturali al fine di contribuire in modo attivo alla valorizzazione della regione e del Cantone.

Qual è la base politica che porta avanti

Una politica da padre di famiglia, in tutta la sua “semplicità “ e con molto pragmatismo. Si definisce aperto all’accoglienza, all’aiuto e al rispetto, purché prima possano stare bene le persone che vivono e contribuiscono a far vivere questo Cantone e a condizione che chi viene in Ticino o Svizzera sia in grado di darci il rispetto che questo cantone merita. Ben cosciente delle sinergie locali e di quelle con “cugini italiani/europei” ritiene che la priorità vada data ai ticinesi.

Auspica che la Svizzera rimanga più autonoma possibile e che il Ticino possa diventare più forte e autonomo rispetto alla confederazione. Il cantone deve concentrarsi di più su attività economiche più diversificate e legate territorio, che prediligono investimenti in persone e risorse locali a medio e lungo termine.

Come dovrebbe essere il tuo parlamento ideale

Sotto questo aspetto auspica un parlamento più eterogeneo, con più rappresentanza femminile, più giovani, una maggiore diversificazione d’estrazione sociale e meno rappresentatività dei poteri economici.

Si aspetta che curi di più gli interessi e le aspettative dei ticinesi e faccia di più per i problemi locali come la politica sanitaria, la famiglia, il ceto medio e favorire l’economia locale e sostenere di più l’imprenditorialità dei giovani non solo per le start Up tecnologiche.

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