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L'OSPITECostruire il futuro dei nostri figli

04.02.19 - 15:53
Massimo Collura, co-coordinatore I Verdi del Ticino
Costruire il futuro dei nostri figli
Massimo Collura, co-coordinatore I Verdi del Ticino

A chi non è capitato di guardare dal finestrino del treno o della propria automobile il territorio ticinese desolatamente frammentato e costruito in maniera sparsa senza un minimo di valore unitario? Un Ticino, «terra di artisti», che vanta esempi di aggregazioni di abitazioni che fanno la propria bellezza nell’unitarietà di linguaggio e di materiali, che si inseriscono in maniera decisa nel territorio ma che con esso sono diventati un tutt’uno.

Un territorio fotografia di una società individualista, che esalta la proprietà come simbolo di libertà. Un’accozzaglia di elementi sparsi più o meno belli senza un senso globale. Una pianificazione funzionale, fatta da tecnici politicizzati a servizio delle lobby, che utilizza il territorio come un elemento infinito per fare economia. Difficile immaginare di invertire la rotta proprio perché tutti approfittiamo di questa situazione, assuefatti e complici di questo degrado edilizio e della società.

Un cambiamento però è necessario per salvaguardare il nostro territorio e la qualità degli spazi abitativi per noi e i nostri figli. Costruire in maniera diversa è possibile, e deve essere aiutato da una pianificazione del territorio e da leggi che possano spingere a un diverso approccio imprenditoriale e sociale.

Quartieri a misura d’uomo, che oltre ad un uso più razionale del territorio, possano aiutare la socializzazione delle persone nel rispetto delle esigenze individuali. Abitazioni con standard costruttivi qualitativi di ultima generazione, progettate per accogliere una tipologia variegata di persone, abbinati a spazi pubblici che le completano. Una piazza, un parco, dei servizi di prossimità dove noi, i nostri figli e i nostri anziani, potremo trovare complicità o semplicemente svago.

Il prossimo 10 febbraio saremo chiamati a esprimerci su un’iniziativa lanciata da giovani preoccupati per il loro futuro e che chiedono a gran voce un cambiamento nell’utilizzo del territorio.

Mettiamo le basi per migliorare la qualità di vita, salvaguardando anche il nostro territorio, votiamo sì all’iniziativa «contro la dispersione degli insediamenti».

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