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L'OSPITEMediazione e giudici di pace

31.01.19 - 16:15
Roberto Martinotti, candidato giudice di pace Lugano Ovest
Mediazione e giudici di pace
Roberto Martinotti, candidato giudice di pace Lugano Ovest

Da anni sono impegnato come operatore sociale presso la più grande struttura per persone disabili del Cantone Ticino. Mi occupo di integrazione professionale di persone con handicap che attraverso la loro presenza in una struttura lavorativa protetta, sviluppano, nel tempo, le migliori competenze possibili finalizzate all’integrazione esterna nel mondo del lavoro reale.

Ovviamente il mercato del lavoro stagnante rende difficile il raggiungimento di questo obiettivo e l’educatore deve svolgere un grosso lavoro di mediazione con le famiglie, che ripongono grosse aspettative sull’operatore, ma anche con gli utenti stessi, che premono per poter trovare uno sbocco lavorativo, e soprattutto con i potenziali datori di lavoro. Questa difficile e complessa triangolazione sviluppa la capacità nel tempo di svolgere un lavoro capillare di mediazione, alfine di trovare la giusta e ponderata misura della vera integrazione professionale delle persone disabili.

A sessant’anni, avvicinandosi l’età della pensione, ho accettato di candidarmi come giudice di pace del Circolo di Lugano Ovest. Ritengo infatti utile la mia ferma convinzione che, solamente con il dialogo tra le parti e la ricerca concordata della giusta soluzione, si possono mitigare le divergenze tra le parti. Da qui la strada migliore per la risoluzione delle controversie. Ovviamente il tutto supportato da un discorso di legalità, ovvero principi della Costituzione svizzera, le leggi e la giurisprudenza.

Sono sostenuto da proponenti di varie aree politiche, in un ruolo che va oltre gli steccati partitici.

Per questo motivo la mia candidatura al ruolo di giudice di pace vede il mio cognome e nome senza alcuna menzione politica: proprio per superare ogni steccato. Ritengo che per essere dei veri giudici di pace bisogna vedere solamente il cittadino nella sua sete di giustizia, cercando di dare il meglio con l’animo libero da ogni credo ideologico.

Il cittadino che ha la facoltà di votare deve sentirsi libero da condizionamenti e deve poter dare la sua preferenza a chi nel tempo ha sviluppato un’esperienza nel trovare la migliore soluzione alle difficoltà e nel trovare giustizia, partendo dalle peculiarità di ognuno. Nella mediazione il Giudice di Pace deve trovare la pacatezza e il rispetto degli altri. Anche quale operatore sociale è questo il più arduo compito del mio quotidiano odierno.

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