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L'OSPITECittà vecchia di Locarno a misura d'uomo: serve una visione

17.01.19 - 16:20
Partito socialista, sezione di Locarno
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Città vecchia di Locarno a misura d'uomo: serve una visione
Partito socialista, sezione di Locarno

Paolo Caroni, direttore del dicastero edilizia privata, pianificazione, mobilità e promovimento economico della Città di Locarno  ha recentemente ribadito  che la riqualifica degli spazi e delle piazzette di Città Vecchia rimane un obiettivo per il Municipio. Ce ne rallegriamo.

Lo stesso Caroni ha poi ricordato che alcune delle proposte avanzate dalla petizione "Valorizziamo e rilanciamo la Città Vecchia", tra cui l'eliminazione dei parcheggi pubblici in superficie e la navetta gratuita, sono già nell'agenda del Municipio. Vero. Un conto però è avere le cose in agenda e un altro conto è metterle in atto.

È utile ricordare a Caroni che il Municipio di Locarno non sempre si è distinto in tal senso.

Anche la chiusura al traffico parassitario di transito su via Borghese, che noi rivendichiamo, era nell'agenda del Municipio già nel 1996, quale misura fiancheggiatrice ai tempi dell'inaugurazione della galleria Mappo Morettina, ma da tale agenda è poi misteriosamente scomparsa senza lasciare traccia. Quello che chiedono ifirmatari della petizione è che il Municipio si mobiliti per far attuare una serie di soluzioni già in agenda e per agire in una direzione precisa per lo sviluppo futuro del quartiere.

La visione a  medio-lungo termine del quartiere che riteniamo dovrebbe guidare l'azione politica riguardante la Città Vecchia nei prossimi anni è presentata nella pubblicazione "Centro storico a misura d'uomo".

Una visione globale che pare invece essere stata finora assente in Municipio, che negli ultimi anni nel quartiere ha agito a pezze e rattoppi, talvolta anche con interventi intelligenti, ma senza mai dare l'impressione di avere le idee in chiaro sull'impronta e la direzione da dare al quartiere.

Infatti, non ci sembra di colgliere grandi novità o proposte concrete di come si intende promuovere una diversa mobilità nel centro storico cittadino nel prossimo futuro.

Quando Caroni dice che l'unico vero nuovo obiettivo della petizione resta la pedonalizzazione di tutta la Città Vecchia (eccezion fatta per residenti e commercianti, che secondo la nostra proposta continuerebbero come oggi a poter accedere al quartiere, cosa che Caroni sembra ignorare), dunque, si sbaglia. L'obiettivo della petizione è presentare una visione alternativa all'approccio a nostro avviso poco chiaro, anacronistico e insoddisfacente di gestire la viabilità e la vivibilità del quartiere preseguito finora dal Municipio.

Il vicesindaco, così d'altronde anche  suo fratello Giovanni Caroni,  presidente della  Società Commercianti Industriali e Artigiani del Locarnese (SCIA) e altri, continuano a ribadire il mantra secondo cui la pedonalizzazione avrebbe "negative conseguenze per i commerci e i servizi del quartiere."

Questa affermazione andrebbe verificata con uno studio che abbia un minimo di scientificità, ma il timore in tal senso è comprensibile e il tema sta a cuore anche a noi, perché anche se il quartiere è per il 70% residenziale, è evidentemente cruciale anche dal nostro punto di vista tenere in conto le esigenze del 30% di commerci e servizi che contribuiscono a far vivere la Città Vecchia.

Inoltre occorre tenere presente che nemmeno dalla parte dei commercianti vi è unanimità di vedute. In realtà alcuni di loro hanno già manifestato apprezzamenti e adesioni per una diversa impostazione degli accessi e del traffico motorizzato.

Proprio per questo insistiamo così tanto sulle misure complementari. Non sarebbe benefico per commerci e servizi l'assenza di traffico veicolare parassitario, se compensato dalla presenza di un servizio bus navetta gratuito che serve direttamente e capillarmente la città vecchia, agevolando acquirenti e turisti nel raggiungere il cuore del centro storico?

Non sarebbe più attrattivo anche  per commerci e servizi un quartiere esteticamente piacevole, che invoglia le persone a scendere in strada e a soffermarsi davanti alle vetrine, come nelle maggiori città svizzere, dove i centri storici sono quasi tutti pedonalizzati e i commerci non sono affatto spariti a causa di questo?

Su una cosa siamo d'accordo con Caroni: la politica non può improvvisare, i cambiamenti devono essere frutto di valutazioni e inseriti in un contesto di sostenibilità e fattibilità. Facciamo allora questo lavoro assieme, ma perseguendo una visione d'insieme chiara che sia al passo con i tempi, perché il quartiere, la città e la regione di Locarno meritano un centro storico valorizzato e a misura d'uomo. 

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