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L'OSPITESalviamo il territorio, l’agricoltura e la nostra qualità di vita

10.01.19 - 10:38
Rolando Bardelli, municipale per I Verdi del Ticino, Balerna
Salviamo il territorio, l’agricoltura e la nostra qualità di vita
Rolando Bardelli, municipale per I Verdi del Ticino, Balerna

Il boom edilizio è sotto gli occhi di tutti: cantieri in attività dappertutto, gru ovunque si guardi, nuove case e appartamenti che arrivano a fine costruzione ... e restano semivuote. Come si pensa di riempirle, dato che non siamo confrontati con un nuovo baby-boom e che l’economia cantonale non sta creando migliaia di impieghi per lavoratori residenti? Gli edifici vuoti o quasi sono tristi e desolanti ...

Ma più desolante ancora è il fatto che la “spantegàda edilizia” (definizione del compianto Arch. Tita Carloni) occupa porzioni sempre più importanti di territorio e divora terreni verdi ed agricoli. Negli ultimi 25 anni in Svizzera ogni giorno è stata cementificata una superficie equivalente a circa dieci campi di calcio. Purtroppo i Piani regolatori in vigore hanno spianato la via a questa tendenza e in Ticino sono talmente sovradimensionati che permetterebbero di aumentare la popolazione residente a quasi 700’000 abitanti, cioè più del doppio di adesso.

Il territorio e la qualità di vita dei cittadini sono un bene comune che non può essere ulteriormente sacrificato in nome di uno sviluppo edilizio di cui approfitta solo una minoranza. Il prossimo 10 febbraio avremo un’occasione preziosa per salvare il salvabile: potremo approvare in votazione popolare l’iniziativa federale depositata dai Giovani verdi nel 2016 «Fermare la dispersione degli insediamenti – per uno sviluppo insediativo sostenibile (Iniziativa contro la cementificazione del territorio)». L’iniziativa intende promuovere lo sviluppo di quartieri sostenibili, favorire uno sviluppo centripeto degli insediamenti e finalmente mettere un freno a un’ulteriore estensione delle zone edificabili introducendo il principio secondo il quale una nuova zona edificabile è ammessa solo se una zona corrispondente di dimensioni almeno equivalenti e con un potenziale valore di reddito agricolo comparabile viene tolta dalle zone edificabili.

Per casi particolari sono previste delle eccezioni.

Se l’iniziativa verrà approvata dal popolo, confederazione, cantoni e comuni orienteranno la pianificazione del territorio in un’ottica più sostenibile, anche nell’interesse delle generazioni future; altrimenti detto: nella gestione del territorio smetteremo finalmente di mangiare dal piatto dei nostri figli e dei nostri nipoti. Non per nulla l’iniziativa è stata promossa dai Giovani Verdi, che guardano al futuro.

L’iniziativa “Contro la dispersione degli insediamenti – stop alla cementificazione” non intende bloccare l’attività edilizia, come alcuni contrari ingiustamente affermano. Evidentemente è inimmaginabile mantenere congelata la situazione attuale: l’economia si muove, la popolazione pure e il parco edilizio necessita in buona parte di essere rinnovato dal punto di vista qualitativo.

L’approvazione dell’iniziativa faciliterà lo sviluppo di agglomerati e città più vivibili, con quartieri a misura d’uomo invece che a misura di speculazione edilizia. La legislazione attualmente in vigore è troppo lassista nei confronti degli imprenditori edilizi e de progettisti. Se l’iniziativa venisse bocciata, perderemmo un’occasione preziosa per migliorare il nostro territorio e la nostra qualità di vita e per diverse generazioni continueremo a vivere una situazione di cementificazione spropositata e irrazionale, perdendo ulteriori terreni verdi ed agricoli.

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