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L'OSPITEMedico del traffico, il suo monopolio e l'accanimento sugli automobilisti

07.01.19 - 10:30
Stefano Tonini, Consigliere Comunale Lega dei Ticinesi di Chiasso e Coordinatore dei Giovani Leghisti del Mendrisiotto
Medico del traffico, il suo monopolio e l'accanimento sugli automobilisti
Stefano Tonini, Consigliere Comunale Lega dei Ticinesi di Chiasso e Coordinatore dei Giovani Leghisti del Mendrisiotto

È d’attualità il tema del medico del traffico di Chiasso con monopolio Cantonale per i casi di revoca della licenza di circolazione.
La questione mi sta molto a cuore, ma è anche un tema molto delicato. Sono anche io un automobilista come la maggior parte dei Ticinesi, anche io mi rendo conto dei disagi che quotidianamente, a causa del grande traffico, i Ticinesi devono affrontare.
Sono consapevole del fatto che se io dovessi rispettare il codice stradale non incapperei in nessuna sanzione, ma come ben sappiamo ci vuole un attimo; una distrazione al volante, una sbandata per entrare in un tunnel senza uscita e tanto altro. Tutto ciò è causato delle leggi opprimenti che attanagliano gli automobilisti; non voglio giustificare nessuno e tanto meno incriminare nessuno (la sicurezza non è mai abbastanza), ma talvolta sembra che il meccanismo costruito ad hoc sia più un business che un percorso che porta realmente a prevenire gli incidenti o i decessi.
 
È necessaria molta più attenzione verso gli automobilisti e certe sentenze esagerate del medico del traffico vanno limitate.
Una volta che si sbaglia ALLA GUIDA (non vale per gli altri casi penali) si perdono tutti i diritti e, per la paura di non poter guidare più, il cittadino viene costretto (sia psicologicamente che a livello amministrativo) a pagare anticipatamente (normalmente la fattura arriva a prestazione compiuta) il medico che deve essere obbligatoriamente quello del traffico, senza neppure ricevere una fattura che spieghi nei dettagli il servizio ricevuto.
L’automobilista con una serie di esami, domande e test che possono sembrare del tutto innoqui si trova ad essere umiliato perché nella rapidità del colloquio e nella incoscienza delle conseguenze delle risposte che darà la sua vita verrà capovolta ed entrerà così, magari, in un percorso psicoeducativo il cui unico scopo è di svuotare il conto in banca. Tale trattamento va ad aggiungersi ai costi derivanti dall’infrazione (costi di giustizia, mesi di ritiro patente).
Il mio impegno è quello di star sempre dalla parte degli automobilisti, perché anche io sono uno di loro e sono ben consapevole delle conseguenze che derivano da tali situazioni.

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