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L'OSPITERotonde semafori e frottole

06.12.18 - 07:47
Bruno Storni
Tipress
Rotonde semafori e frottole
Bruno Storni

Come si fa a credere che sostituendo rotonde con semafori il traffico scorra più veloce quando finora in tutto il mondo si è fatto l’opposto ? Eppure il CdS ripresenta talis qualis il messaggio da 3.3 mio che non aveva superato l’ostacolo della maggioranza qualificata, pur con qualche rimbrotto introduttivo: “Il CdS non può esimersi dal segnalare la propria perplessità per l’adozione di una modalità procedurale che, ancorché non censurabile dal profilo del rispetto formale della legge, appare problematica quanto meno dal profilo della sicurezza del diritto nella misura in cui viene proposta l’immediata revisione di un’ineccepibile decisione del Gran Consiglio

Ma c’è anche un grosso problema di sicurezza stradale, innumerevoli studi hanno dimostrato la bontà della rotonde per rapporto agli incroci, più di due terzi meno incidenti. Nel rapporto MEVISA dell’UPI, le rotonde figurano, con le zone 30, zone incontro, corsie ciclabili e i limiti di velocità, tra le misure più usate e utili per migliorare la sicurezza stradale.
E noi, dopo averle realizzate, su richiesta dei Comuni, tra il 1997 e il 2007, spendendo milioni, ne demoliamo 3 per rimpiazzarle con incroci semaforizzati da secolo scorso per altri 3.3 milioni!
Che l’ipotesi esposta nel messaggio del CdS di ridurre, grazie ai semafori, i tempi di tragitto del 50%, oltre che fantasiosa é poco credibile, lo possiamo anche dedurre dalle frottole che il messaggio contiene.

Frottola 1 : “Il traffico aumenta inesorabilmente (2.8% annuo dal 2011 al 2013), fino a raggiungere la saturazione.” La realtà (vedi conteggi_traffico 2017 link sotto): dal 2011 al 2017 aumento 1.65 %, media 0.27%/anno, un decimo di quanto esposto !

Frottola 2: il grafico a pagina 4 del messaggio che riporta volumi di traffico giornaliero medio crescenti dal 2012 al 2016 non utilizzando i dati reali per gli anni 2015 e 2016, ma proiezioni false che arrivano a 29’000 passaggi nel 2016 quando quelli reali del 2017 sono 27’946!
(https://www4.ti.ch/fileadmin/DT/temi/conteggi_traffico/documenti/Tutti_posti_2017.pdf)

Il progetto si basa su proiezioni non verificate, per un tratto stradale di circa 3 km in saturazione che oltre alle 7 strade laterali che intendono semaforizzare, ha altri 14 innesti stradali e una cinquantina di accessi privati o di commerci di cui 6 stazioni di servizio che provocano rallentamenti ogni volta che un veicolo entra e soprattutto svolta per uscire.

Si pretende o meglio ci si illude di spremere l’ultima goccia che non c’è, di una strada urbanizzata che ha già un traffico superiore alla MappoMorettina una semiautostrada, lineare senza accessi e pure in saturazione con 26’164 v/g .

Ma alla mancata analisi della situazione con dati reali e conseguenti errori di progettazione che potrebbero portare a effetti contrari, dobbiamo aggiungere la non considerazione dell’imminente sviluppo del trasporto pubblico in Ticino.
Fra due anni, proprio quella tratta approfitterà di quella che il CdS definisce la rivoluzione della mobilità in Ticino: l’apertura della Galleria di base del Ceneri con la bretella verso Locarno voluta e pagata dal Cantone e porterà sulla linea FFS parallela alla strada in questione a più che raddoppiare l’offerta TILO e far crescere l’utenza da circa 8000 (2017) a 12-15 mila (Trend 2025 TI) riportando il traffico stradale sotto
i 24 mila del 1995.
È questa la soluzione agli ingorghi.

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