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L'OSPITESì al diritto di decidere

22.11.18 - 15:10
Steve Ricci, Consigliere comunale Bioggio
Sì al diritto di decidere
Steve Ricci, Consigliere comunale Bioggio

Negli ultimi mesi, ed evidentemente in particolar modo in questi giorni, si dibatte con sempre più interesse sul grande tema dell’autodeterminazione. Il 25 novembre il popolo sarà chiamato nuovamente alle urne, questa volta per esprimersi in merito alla democrazia diretta del nostro Paese. La decisione, come è facile prevedere, avrà sicuramente delle ripercussioni su tutti noi. Da mesi, dicevo, i soliti noti, già attivi nel 1992 quando volevano l’adesione della Svizzera allo Spazio economico europeo e in seguito quello all’Unione europea, sono usciti allo scoperto con dei fantasiosi temi quali l’isolamento della Svizzera e i diritti dell’uomo. Che si tratti di notizie false penso sia chiaro a più. L’iniziativa non mette certo in pericolo gli accordi commerciali che il nostro Paese ha stipulato in quanto sono conformi alla Costituzione altrimenti non avrebbero potuto essere firmati. Sui diritti umani poi, penso che la Svizzera possa essere più professore che allievo, visto che tutti i diritti dell’uomo, e di più, sono integrati nella nostra Costituzione. Anzi mi chiedo come mai l’UE non ha ancora firmato la (CEDU) Convenzione dei diritti dell’uomo e nessuno si scandalizzi o dica qualcosa. Capisco che a molti non piaccia, il fatto che il popolo abbia così tanto potere, anche perché costantemente frapposto tra l’interesse di molti a quello di pochi, in particolare a coloro che non amano applicare le decisioni democratiche, È più semplice prendere delle decisioni nelle stanze lontane da noi e dalle nostre tradizioni di Bruxelles, senza magari alcuna legittimità popolare. Io sono al contrario un sostenitore della democrazia diretta e dell’autodeterminazione. L’autodeterminazione dei popoli è il principio in base al quale i popoli hanno diritto di scegliere liberamente il proprio sistema di governo (autodeterminazione interna) e di essere liberi da ogni dominazione esterna, in particolare dal dominio coloniale (autodeterminazione esterna). Proposto durante la Rivoluzione francese e poi sostenuto, con diverse accezioni, da statisti quali Lenin e Wilson, tale principio implica la considerazione dei diritti dei popoli, in contrapposizione a quella degli Stati intesi come apparati di governo (Stato. Diritto internazionale).

Queste definizioni riflettono molto bene la situazione attuale dei nostri rapporti con l’unione europea e i rischi che corriamo indebolendo la nostra democrazia diretta, mettendola in secondo piano rispetto al diritto internazionale. In fondo l’autodeterminazione è il valore aggiunto del popolo svizzero, la sua capacità di mantenere l’ultima parola e una sua identità nazionale. Respingendo questa iniziativa relativizzeremo il potere del popolo, mettendo in discussione le nostre tradizioni secolari, e quello per cui molti hanno lottato in passato perdendo una parte della nostra identità nazionale i nostri valori e dei nostri principi. Dunque il 25 novembre è necessario votare SI all’autodeterminazione, SI alla democrazia diretta, SI alla Svizzera!

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