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L'OSPITEMa la commissione LIA ritiene che i ticinesi siano degli imbecilli?

22.07.18 - 06:00
Andrea Genola, primo firmatario dei 4602 cittadini che un anno fa hanno chiesto l’abrogazione della LIA
Tipress
Ma la commissione LIA ritiene che i ticinesi siano degli imbecilli?
Andrea Genola, primo firmatario dei 4602 cittadini che un anno fa hanno chiesto l’abrogazione della LIA

La commissione Lia non solo invia fatture inopportune e in contrasto con le disposizioni del Consiglio di Stato, ma con le giustificazioni del giorno dopo prende per il naso l’intero Ticino. Purtroppo l’indecente atteggiamento della commissione LIA sembra si alimenti della rabbia dovuta all’avvicinarsi della loro naturale fine, già predetta alla nascita dell’albo. Infatti la commissione e la direttrice dell’albo continuano, adesso in modo plateale, a prendersi gioco degli artigiani (che li hanno stipendiati fino ad oggi), inviandogli fatture “illegali” pagabili entro trenta giorni (così sta scritto). Ma due giorni dopo l’invio e dopo le rimostranze in Governo di moltissimi artigiani (per contenere l’ennesima figuraccia come quella a Espoprofessioni), a mezzo stampa dicono di non volere incassare. Il loro modo di agire arrogante e scorretto, è irrispettoso anche di tutti i cittadini ticinesi che cominciano ora a pagarli (almeno 50’000 fr. al mese) e solo per emettere fatture, che loro stessi ammettono essere solo inutili promemoria. Sbeffeggiare e ridicolizzare il Governo Ticinese, i parlamentari, gli artigiani, cioè l’intero paese sembra essere l’unica attività praticata da questo ente. Il resto di quello che fanno è nella migliore delle ipotesi inutile ai fini dell’interesse del paese, dunque non giustifica i loro 9 posti di “lavoro”. Lavoro il loro, che non ha più valore di quello fatto dalle 85 attività artigianali ticinesi che vivevano della loro produzione e chiuse dalla LIA, o dalle altre c.a. 700 fermate senza tanti complimenti. Va detto che in effetti l’unica attività che al momento il Governo non ha ancora impedito di fare alla commissione e alla sua direttrice è proprio quella di prendersi gioco di tutta la collettività. Per questo sciogliere la commissione LIA e sospendere il regolamento LIA (due cose legalmente attuabili dal Governo) a mio avviso e all’evidenza dei fatti è diventato impellente, prima ad esempio essi emettano precetti esecutivi con tutte le conseguenze e i costi del caso a carico dei Ticinesi. Ritengo doveroso sciogliere la commissione, soprattutto nei confronti di quei cittadini che ancora oggi credono nello Stato e vogliono anche se a fatica averne ancora stima e rispetto, o nei confronti della stragrande maggioranza dei funzionari corretti che lavorano per lo Stato e anche di quegli impiegati LIA, incolpevoli, che vengono costretti a inviare e redigere fatture indecenti. Ma la richiesta di scioglimento della commissione LIA e di sospensione del regolamento, non dovrebbe arrivare da un insignificante artigiano iscritto alla LIA nella cat.A., ma dovrebbe essere una necessità dei parlamentari e di coloro che fra un po’ avanzeranno la loro candidatura alle elezioni, candidatura che è una pretesa di poter rappresentare il popolo nel rispetto della Costituzione e dell’ordine costituito. Costituzione che non è cosa solo da festeggiare il primo agosto ma da rispettare tutti i 365 giorni dell’anno.

 

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