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L'OSPITEPerché come Sindaco sono a favore del Parco

07.06.18 - 13:00
Paolo Senn, Sindaco di Ronco sopra Ascona
TiPress
Perché come Sindaco sono a favore del Parco
Paolo Senn, Sindaco di Ronco sopra Ascona

Chi c’era nel 2010, al momento del lancio del progetto di Parco Nazionale del Locarnese? Il Comune di Ronco sopra Ascona ha da subito aderito a questo progetto e ciò per alcuni semplici motivi.

Il Comune possiede in comproprietà con il Patriziato l’Alpe Casone sui monti di Ronco sopra Ascona, un terreno da “pascolo“ di 20'000 metri quadrati, su cui si trovavano 4 edifici abbandonati. L’alpe era abbandonato da anni e da anni si cercava di trovare una soluzione per ripristinarne gli edifici, così da poter destinare questo meraviglioso luogo ad attività di interesse pubblico. Purtroppo le priorità del comune avevano sempre portato a rimandare una riflessione concreta in merito, così negli anni si erano perse le speranze di poter ripristinare l’alpe. Almeno fino quando è arrivato il Candidato Parco Nazionale del Locarnese, strumento nel quale abbiamo trovato una nuova chiave di lettura e una possibile via da percorrere per ripensare il Casone.

Se da una parte il Comune si è mosso per costruire l’attuale strada forestale, dall’altra si è impegnato con l’allora Ufficio patriziale e i tecnici del Parco ad allestire un progetto concreto per la riqualifica dell’alpe, grazie al quale sono stati risanati due dei quattro edifici. Con il prezioso aiuto del docente e agricoltore Aldo Madonna e di Alessandra Lorini, da tre anni, contando quello in corso, l’alpe ospita un campo natura WWF Svizzera, grazie al quale una ventina di ragazzi vivono lassù un’esperienza estremamente educativa, immersi nella natura, lontano dagli agi della vita di tutti giorni, confrontati giornalmente con la gestione delle risorse, soprattutto quella idrica, mancando al Casone una vera e propria fonte d’acqua. In questa cornice si è anche inserito l’appuntamento del pranzo popolare offerto ai ronchesi, che ha portato molti abitanti a riscoprire questo magico luogo. Si tratta di un momento di condivisione e di convivialità al quale sarebbe bello poter garantire continuità. Il rilancio in chiave didattica dell’Alpe Casone è solo uno degli obbiettivi che il Comune può realizzare utilizzando lo strumento Parco. Con esso sarà possibile promuovere i produttori locali, il loro miele, i loro formaggi, i loro articoli artigianali senza contare la nostra immagine turistica; sarà possibile dare nuove prospettive e opportunità lavorative ai nostri giovani. Il Parco oltre agli importanti finanziamenti, ci invita anche alla collaborazione e ciò nell’interesse, sia della nostra comunità, sia dell’intera regione.

Purtroppo sono sempre meno le cittadine e i cittadini che si interessano alla cosa pubblica e vi sono sempre meno persone che riescono a trovare il tempo e le energie per prendersi cura del territorio. Grazie al Parco si potrà contare su di un aiuto importante, poiché vi saranno persone che per mestiere fanno ciò che noi non facciamo più, o lo facciamo male per mancanza di tempo. A dimostrazione di questo ci sono gli oltre 150 progetti già realizzati o in corso di realizzazione anche con l’aiuto del Parco. Si tratta di terrazzamenti recuperati, sentieri ripristinati, monumenti storici valorizzati, prati e pascoli riaperti. Tutti gioielli del nostro territorio, racchiusi nelle nostre montagne e che anche grazie al Parco potranno essere percorse e vissute. Ad oggi, al Ghiridone sono salito 7 volte, una sessantina invece le gite che mi hanno portato sul Pizzo Leone. Sia sul primo, sia sul secondo si potrà continuare ad andare, restando sui sentieri nel rispetto di una natura, che è un indiscutibile valore aggiunto per la nostra regione.

Nella gran parte del Parco si continuerà a fare esattamente quello che si fa oggi e, a conti fatti, grazie alle risorse umane e finanziarie che porta con sé, sul piatto della bilancia sono più le opportunità che non le limitazioni. Per tutto questo voto SI al Parco, perché si tratta di una grande occasione per Ronco sopra Ascona e per l’intero Locarnese.

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