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L'OSPITE"NO" alla riapertura del centro richiedenti asilo presso la ex Caserma San Giorgio

22.05.18 - 09:30
Per il Comitato del "NO", Orlando Guidetti
"NO" alla riapertura del centro richiedenti asilo presso la ex Caserma San Giorgio
Per il Comitato del "NO", Orlando Guidetti

Continua il testa a testa tra il Municipio di Losone e i favorevoli alla riapertura del centro richiedenti asilo contro il Comitato del "NO", nemmeno l'attacco del Municipio sferrato sulla stampa ha scalfito minimamente la forza dei membri uniti del comitato, che si dicono sempre più convinti sulle loro, documentate e comprovabili, ragioni per cui il centro richiedenti asilo a Losone non si deve riaprire.

Un altro punto evidenziato dagli esponenti del "NO", è quello legato alla protratta contraddizione del Municipio di Losone, legata all'altro progetto che coinvolgerebbe il sedime della Caserma San Giorgio, ossia quello del progetto del Parco Nazionale del Locarnese (PNL).

"Il Municipio di Losone si proclama favorevole al Parco Nazionale, osannando la magnifica opportunità di insediare la porta del parco proprio nel sedime della caserma San Giorgio” e in eguale misura il Municipio vuole "La riapertura del centro richiedenti asilo è un’opportunità per Losone", ma come? La porta del PNL nel centro richiedenti asilo? 

Non è possibile, il centro richiedenti asilo non farebbe altro che intralciare anche il progetto della porta del Parco Nazionale del Locarnese, ma a questo il Municipio ci ha pensato? O magari salterà fuori dal cilindro una qualche soluzione alternativa di massima che mescolerebbe volentieri le due cose, basta incassare soldi e basta? Ma la realtà è ben diversa, bisogna capire che un progetto in questo caso contrasta indelebilmente l’altro.

Ma siamo certi che poi qualcuno venga a visitare il Parco Nazionale Asilanti?

Inoltre è ridicolo intestardirsi sul volere ad ogni costo riaprire il centro richiedenti asilo a Losone, quando la soluzione esiste già, infatti la Segreteria di Stato della Migrazione (SEM) ha un’alternativa, ossia quella di utilizzare a partire dalla primavera del 2019 l’edificio delle FFS, in zona Pasture (a Balerna/Novazzano), che potrebbe ospitare 220 persone. Quindi anche in questo le motivazioni tanto declamate sul comunicato filo socialista sottoscritto da altri consiglieri comunali si sconfessa da solo.

I promotori del “NO”, sono e rimangono fermamente convinti che in primo luogo deve essere considerato il lato riguardante la sicurezza, che non è soggettiva come vuole farci credere il Signor Sindaco.

I motivi per dire “NO” sono molti e tutti sostenuti da valida documentazione, noi che siamo persone normalissime come tutti voi che hanno a cuore la qualità di vita di tutti i concittadini, invitiamo la gente di Losone, i nostri cari paesani di Losone a votare un “NO” secco alla riapertura del centro richiedenti asilo, poiché il miraggio dei seicentomila franchi che diventerebbero un milione e ottocentomila in tre anni, e i 24, non 30, posti di lavoro temporanei a termine, sono solo fumo negli occhi.

Perché se venisse meno il contributo cantonale di perequazione a causa dei 600'000.- franchi annuali derivati dal centro richiedenti asilo, il comune di Losone perderebbe la bellezza di 200'000/300'000.- l’anno avendo la maggiore entrata di 600'000.- in più l’anno.

Inoltre sulla convenzione, proposta dalla Segreteria di Stato della Migrazione (SEM), non è per niente chiaro chi paga le spese di manutenzione dello stabile, infatti vi è scritto che la Confederazione pagana al massimo 500.- all’anno (per danni o manutenzione stabile), quindi il resto e non sono pochi, li deve pagare il Comune, cioè i cittadini di Losone! I danni che verranno fatti dagli ospiti risulteranno come
 
nei passati tre anni di centro richiedenti asilo svariati biglietti da mille franchi al mese, stimati tra i 5'000.- ai 10'000.- franchi al mese!!

Rottura vetri, intasare i wc, rompere lavandini, rompere svariate cose tipo: Porte, sedie, letti, pavimenti, finestre, allarmi anti incendio, ecc… .

I losonesi hanno bisogno di sicurezza certezze e necessitano di un progetto serio che valorizzi il nostro territorio e che veramente crei posti di lavoro fissi e a tempo indeterminato e ben pagati!!! Posti di lavoro per i Losonesi, per i disoccupati e i residenti. Non per quei datori di lavoro imprenditori che fanno politica parlando a nome dei ticinesi e poi assumono frontalieri.

Per il resto inviterei il Municipio di Losone a concentrarsi di più sui rischi a cui vuole sottoporre la popolazione di Losone e non solo di Losone. La sicurezza è un valore troppo importante per sottovalutarlo!

La salute dei cittadini è un valore estremamente importante poiché senza di essa non siamo nulla!

Per terminare ribadiamo che le azioni con fini umanitari si fanno a titolo gratuito, almeno chi vuole il centro richiedenti asilo potrà mettere mano al portafoglio sapendo il perché, però prima si deve comunque valutare i rischi.

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