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L'OSPITEPermettere alle lobby dei casinò di imporre le proprie leggi?

18.05.18 - 19:56
Diego Baratti, Vicepresidente Giovani UDC Ticino
tipress
Permettere alle lobby dei casinò di imporre le proprie leggi?
Diego Baratti, Vicepresidente Giovani UDC Ticino

Il prossimo 10 giugno saremo chiamati a votare sulla spinosa legge sui giochi in denaro, sulla quale a livello nazionale giovani UDC e giovani liberali hanno lanciato il referendum.

La nuova modifica di legge dei giochi in denaro tra le altre cose prevede che solo 21 casinò svizzeri (12 dei quali in mani estere) di offrire i loro servizi di gioco d’azzardo online, mentre a tutti gli altri operatori nazionali e stranieri che hanno fino ad oggi offerto il loro servizio verranno difatti bloccati dall’amministrazione federale. A nessun residente in Svizzera sarà permesso accedere a questi siti online, che verranno quindi di fatto censurati.

Si tratterebbe del primo intervento da parte dello stato in Svizzera che va a limitare l’accesso di internet ad attività legali, e risulta essere addirittura una prima Europea. Giusto andare a censurare tutti quei siti web che riguardano pornografia infantile o la vendita illegale d’armi, ma queste sono attività che vanno in qualche modo a ledere direttamente l’integrità del cittadino. Il gioco d’azzardo invece, per quanto per alcuni possa essere una spiacevole attività, non è illegale. E con questa legge non lo diventerà di certo, visto che si va a rafforzare la presenza dei già citati 21 casinò, alla quale sarà permesso di aprire la loro attività online. I favorevoli decantano con questa censura di siti online la protezione dal gioco patologico, ma mentre si chiudono dei siti, se ne aprono di altri. Bizzarro, non trovate?

Ma se non si va a proteggere nessun giocatore patologico, perché in parlamento si è votato una modifica del genere? La risposta è una: la Lobby dei Casinò, che avrebbe quindi il monopolio del mercato dei giochi d’azzardo in Svizzera. Alla domanda di Andrea Caroni (PLR), membro del Consiglio degli Stati, perché la legge non prevede concessioni online, la consigliera federale Simonetta Sommaruga ha risposto: "I casinò qui si sono imposti".  Vogliamo dunque davvero rinunciare al principio della libertà di internet per favorire la Lobby dei Casino? Votiamo NO il prossimo 10 giugno alla legge sui giochi in denaro!

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