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OSPITEIl mio è un SI incondizionato a favore del Parco Nazionale del Locarnese

18.05.18 - 08:00
Silvano Beretta, OCST
Tipress
Il mio è un SI incondizionato a favore del Parco Nazionale del Locarnese
Silvano Beretta, OCST

Quale responsabile della Cassa Disoccupazione OCST del locarnese e Vallemaggia, in questi ultimi decenni, ho assistito a innumerevoli chiusure di aziende come pure a ristrutturazioni che hanno di fatto perdere posti di lavoro nella nostra regione che non sono poi più stati recuperati o sostituiti.

Questo ha avuto quale conseguenza un impoverimento della nostra realtà lavorativa locale.

Cito per esempio il fatto che la percentuale dei disoccupati a livello del locarnese, per l’anno 2017, è stato del 3,55% contro il 3,37% a livello cantonale. Nell’anno 2016 una media del 3,86% contro il 3,58% a livello cantonale e nell’anno 2015 una media del 4,39% contro il 3,84% a livello cantonale.

Con questi dati potrei proseguire a ritroso per diversi anni e nel corso dei quali questa media percentuale di disoccupati risulta essere più alta per il locarnese che per il resto del cantone. Potrei anche citare per esempio il dato di quanti cercatori d’impiego erano annunciati presso l’ufficio di collocamento. Quest’ultimi erano ben 2'354 lo scorso 31.01.2018.

Ben vengano quindi per la nostra regione progetti di questo genere che da una parte accrescono l’attrattiva turistica e dall’altra vanno a creare nuovi ed importanti opportunità lavorative. Non devo in questo caso sicuramente sottolineare l’importanza dell’indotto turistico per il bacino del Verbano ed in particolare per le valli limitrofe quali le Centovalli, Valle Onsernone e Bosco Gurin.

Ho seguito con attenzione ed interesse l’evoluzione del progetto “Parco Nazionale del Locarnese”. Anche se inizialmente alla presentazione del progetto il mio era un sì un po’ tiepido, in seguito, con l’evolversi dei lavori e la concretizzazione del progetto stesso, il mio è diventato un SI convinto.

Questo mio sì è anche condizionato per l’importante indotto che verrà a crearsi grazie alle nuove risorse dirette o indirette. Il piano di gestione del parco prevede pure la creazione di 20 posti di lavoro. Questo senza contare l’indotto indiretto (valutato in circa 200 posti di lavoro) che sarà creato da questo ambizioso e, se tutti noi lo vogliamo, fattibilissimo progetto.

Ritengo quindi doveroso lanciare questo appello affinché questo progetto riceva il più ampio sostegno da parte di tutta la cittadinanza residente sul territorio del futuro parco. Invito quindi in particolare gli abitanti delle nostre valli a voler sostenere in modo convinto la realizzazione di questo parco.

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