Cerca e trova immobili

OSPITEColdrerio: chiedono il permesso di coltivare la canapa leggera

23.04.18 - 17:00
Matteo Muschietti, Municipale di Coldrerio
Tipress
Coldrerio: chiedono il permesso di coltivare la canapa leggera
Matteo Muschietti, Municipale di Coldrerio

Una richiesta da parte di un gruppo di persone è giunta sul tavolo del Municipio: coltivare la canapa leggera. Da parte mia c’è stata subito una chiusura assoluta, anche se non ci troviamo di fronte al fenomeno degli anni ’90 e inizio 2000. Infatti, questa canapa non contiene il principio attivo che fa “sballare”. Resto comunque perplesso perché temo che aprendo questa porta si rischia di aprirne un’altra ad abusi e alla coltivazione di quella considerata come una droga (seppur “leggera”).

Ricordo che negli anni ‘90 e inizio 2000, ero contro a qualsiasi permesso di coltivare questa erba micidiale per i nostri giovani nella sua forma psicotropa. Nella mia frequentazione di numerose famiglie, ho assistito più volte alla sofferenza di genitori che avevano un figlio che faceva uso di canapa. Molte volte mi chiamavano perché quando faceva uso di questa sostanza non voleva andare a scuola o al lavoro. Sembra cosa da poco se rapportata ai problemi generati da droghe più micidiali come cocaina o eroina, ma intere famiglie erano letteralmente disperate e non sapevano che cosa fare. Il mio terrore è che aprendo alla canapa leggera si insinui la coltivazione di quella “pesante”, che comporta un problema importante nello sviluppo normale del cervello dei giovani, specialmente prima dei 20 anni di vita. Non scrivo per cominciare una caccia alle streghe. Temo il peggio per i più giovani e per le conseguenze nefaste che un abuso comporta (oltre a danni fisici, mutilazione della volontà, motivazione, interesse per gli studi/professione, ecc.).

Purtroppo, a livello olfattivo e visivo, la differenza tra canapa leggera e pesante è impossibile da distinguere. Serve un’analisi chimica. Quando parlo di aprire la porta al ritorno della “canapa-droga”, mi riferisco proprio a questo: come prevenirne efficacemente la coltivazione se tra le due non si vedono differenze? Se tra le due non ci sono differenze visibili, come essere sicuri di non alimentare uno spaccio sottobanco importante della canapa pesante? Per questo motivo mi schiero dalla parte della chiusura, troppi pericoli secondari e l’impossibilità di un controllo veramente efficace se tutti cominciano a coltivarla.

Lasciamo la terra all’agricoltura, non sprechiamo terreni inutilmente!

Il Cantone dovrebbe prendere posizione e proibire questa coltivazione in modo libero e selvaggio sul nostro territorio. O limitarla fortemente ad aree ben definite e controllate costantemente. L’esempio negativo viene proprio dalla Confederazione propensa a questa coltivazione. Berna dovrebbe fare un passo indietro.

Vogliamo correre il rischio di tornare agli anni ’90 e inizio 2000. Spero di no!

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE