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L'OSPITECresce la povertà in Ticino. Il Governo si occupi di contrastarla!

16.04.18 - 15:03
ForumAlternativo
Cresce la povertà in Ticino. Il Governo si occupi di contrastarla!
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Mentre sta entrando nella sua fase finale la campagna in vista della votazione sulla Riforma Fiscale del 29 aprile, che in caso di accettazione avrebbe pesanti ripercussioni sui salariati e la popolazione ticinese, i fautori della Riforma osano affermare che non c’è mai stata così poca povertà come oggi. Semplicemente sconcertante.

Un’affermazione indecorosa, peraltro contraddetta da tutti i dati statistici e che evidenzia una siderale distanza della classe politica dai problemi che vivono i cittadini. Proprio il giorno antecedente le maldestre affermazioni dei fautori degli sgravi ai super ricchi e alle grosse aziende sono stati pubblicati i dati relativi all’assistenza in Ticino. Dati drammatici che evidenziano un vero e proprio problema di società, una società nella quale la ricchezza è oramai concentrata nelle mani di pochi e le diseguaglianze sono cresciute a dismisura. A gennaio i beneficiari dell’assistenza hanno raggiunto quota 8106 persone registrando addirittura un + 3.5% rispetto al mese di gennaio del 2017. Parallelamente la Divisione dell’Azione Sociale e delle Famiglie ha reso noto come sia in preoccupante aumento anche il numero dei nuclei familiari bisognosi di aiuto, che hanno raggiunto quota 5334.

Un Cantone oramai nella morsa del dumping salariale nel quale affiorano preoccupanti e drammatiche sacche di povertà. Un Cantone nel quale il Governo dovrebbe, con urgenza, convocare un tavolo di lavoro animato da tutte le forze politiche e sociali per varare delle misure che siano in grado di contrastare con efficacia povertà ed esclusione sociale e che invece preferisce presentare un nuovo pacchetto di sgravi fiscali (il primo di una serie di 3) che non farà che aggravare la situazione per tutte quelle persone e per le famiglie che oramai non ce la fanno più ad arrivare alla fine del mese.

Un tavolo di lavoro che dovrebbe varare anche delle misure efficaci ed incisive per contrastare dumping salariale, abusi e la crescente precarietà che contraddistinguono il nostro mercato del lavoro. Bisogna agire, bisogna farlo con urgenza, senza tergiversare oltre. Lo suggerisce il buon senso perché precarietà ed esclusione stanno minando la coesione della nostra società.

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