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L'OSPITEPerché votare sì alla riforma

14.04.18 - 19:14
Giorgio Fonio, Deputato in Gran Consiglio per il PPD, Vicepresidente PPD Ticino
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Perché votare sì alla riforma
Giorgio Fonio, Deputato in Gran Consiglio per il PPD, Vicepresidente PPD Ticino

Il prossimo 29 aprile saremo chiamati alle urne per votare sulla riforma fiscale e sociale.
Si tratta di una riforma cantonale voluta al fine di rafforzare la competitività del nostro Cantone che si trova attualmente solo al 22° rango nella classifica nazionale quanto ad attrattività fiscale. Detto così sembrerebbe un regalo ai ricchi, a coloro che pagano le imposte più elevate. Nel dibattito appena iniziato c’è chi infatti l’ha già definita proprio in tal modo. Ma guardando un po’ più attentamente ci si rende conto che non è per nulla così. In effetti questa riforma, che non a caso è stata denominata “fiscale e sociale”, si contraddistingue per la essere la più valida sintesi tra due componenti, indissolubilmente legate tra di loro. Assieme a puntuali riforme fiscali mirate a favorire l’innovazione e la creazione e il mantenimento di impieghi qualificati in Ticino, vengono introdotte misure finanziate dalle aziende volte a rafforzare le famiglie e la loro conciliabilità con il lavoro (assegno parentale di CHF 3'000 e aiuto per il finanziamento di rette per asili nido,
doposcuola o strutture simili). Non è quindi un caso che la riforma sia stata approvata dalla maggioranza del Parlamento, compresa una buona parte della sinistra. E questa è la miglior prova che non si tratta di un regalo ai ricchi bensì di un patto sociale, fondato sulla
ragionevolezza e sulla ponderazione degli interessi generali di tutti noi. Da un lato la nuova fiscalità permetterà di trattenere e di attrarre sul nostro territorio persone e strutture che, pagando le imposte da noi, contribuiscono a finanziare il Cantone e i Comuni ticinesi.
Dall’altro, il Cantone potrà sostenere quei genitori che hanno difficoltà a conciliare lavoro e famiglia. Si tratta delle due facce della stessa medaglia. Il progetto di riforma è stato volutamente concepito come un pacchetto. Il Parlamento non intendeva fare regali a nessuno, nemmeno ai ricchi, ma rafforzare il nostro Cantone, il nostro lavoro e le nostre famiglie. Attenzione, non sarà facile, in caso di bocciatura, riproporre una riforma equilibrata come questa. E non abbiamo tempo da perdere. Altrimenti il nostro Cantone continuerà a risultare poco attrattivo dal punto di vista fiscale agli occhi dei contribuenti interessati a vivere e a lavorare in Ticino. E le famiglie dovranno aspettare altre occasioni, se ci saranno, per beneficiare degli aiuti previsti nel pacchetto.
Sarebbe un vero peccato.
Per questa ragione il prossimo 29 aprile voterò SÌ alla riforma.

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