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L'OSPITEAlbergo Eden: un progetto contestato

01.04.18 - 14:33
Eugenio Foglia, Paradiso
Tipress
Albergo Eden: un progetto contestato
Eugenio Foglia, Paradiso

Il progetto del nuovo albergo Eden a Paradiso ha suscitato diversi commenti, positivi e negativi. Il Municipio del mio ridente villaggio rivierasco, dalla densità abitativa pari a Montecarlo, l’avrebbe accettato senza battere ciglio, ma per fortuna dell’ambiente e del turismo, a livello cantonale l’iniziativa è stata saggiamente bocciata e con un certo coraggio, visto che c’era di mezzo un cospicuo investimento. Constato con piacere che una certa sensibilità ambientale si sta facendo lentamente strada anche fra un ridotto numero di politici, non necessariamente dei Verdi, oltre che fra i comuni mortali. Infatti, dopo un’interpellanza al Consiglio di Stato formulata in Gran Consiglio, ben cinquemila cittadini hanno sottoscritto via web contro la realizzazione del progetto dell’Eden una petizione, definita inutile e perfino stupida dal sindaco, perché non farebbe altro che ritardare i lavori e ostacolare il turismo. E’ vero che l’industria delle vacanze luganese necessita di alberghi capienti per soddisfare anche le esigenze dei congressisti, spesso distribuiti in numerosi piccoli alberghi, anziché in poche grandi strutture ricettive. E’ però altrettanto vero che queste ultime devono offrire qualità non solo di servizi, ma anche di concezione e di estetica, non devono violentare la natura, essere arroganti e pacchiane nell'accozzaglia di volumi, insolenti e pretenziose nel loro scintillio di vetro e alluminio, ma viceversa architettura che sa inserirsi armoniosamente nell’ambiente circostante: un “eco-mostro”, come è stato giustamente definito il nuovo e gigantesco Eden, non farebbe da auspicata nave ammiraglia per il settore alberghiero, ma distruggerebbe definitivamente con la sua mastodontica e sgraziata mole e il materiale usato il fascino della baia di Lugano e del suo lago, diminuendone notevolmente la sua forza d’attrazione. La creazione di nuove opportunità di lavoro e di posti letto non può e non deve diventare, come spesso capita, un alibi per costruzioni sproporzionate e irriverenti nei confronti del paesaggio e del territorio. Sono questi ultimi coi laghi e il clima i più importanti punti di forza del nostro turismo, i motivi per i quali il Ticino viene scelto quale meta di vacanze. Purtroppo mi sa che stiamo segando il ramo sul quale siamo seduti nonostante le roboanti frasi dei politici locali che, a volte in caccia di voti, si ergono a improvvisati paladini del turismo dimenticando che i nostri ospiti non votano … e permettendo certi scempi architettonici in pieno contrasto col nostro patrimonio storico. Lugano non è Dubai, il Ticino non è la Florida: lo tengano presente gli architetti e i pianificatori attivi nel nostro Cantone, i politici ticinesi e i progettisti dell’Eden che ci propongono una muraglia smisurata e disarmonica di nove piani davanti a edifici di al massimo sette piani in riva al Ceresio.

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