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OSPITERiforma Fiscale: un progetto liberista, iniquo e pericoloso!

18.02.18 - 20:00
ForumAlternativo
Riforma Fiscale: un progetto liberista, iniquo e pericoloso!
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Contrariamente a quanto affermato oggi sulle colonne del Caffè dal direttore del Dfe Christian Vitta, la riforma fiscale non rappresenta alcun patto sociale ma bensì un'ulteriore concretizzazione delle politiche liberiste che in questi 20 anni hanno favorito la crescita delle diseguaglianze sociali e della concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi e che hanno prodotto esclusione e povertà.
La proposta del Governo viene presentata in un momento che si configura di vera e propria emergenza sociale, nel quale i salariati e la popolazione vivono una situazione di difficoltà e sofferenza. La riforma va pertanto respinta al mittente.

Proprio negli scorsi giorni sono stati resi pubblici i dati sui beneficiari dell'assistenza che purtroppo registrano un'aumento del 2.5% rispetto allo stesso mese del 2016 toccando quota 8169 persone.

Esplode il dumping salariale, che colpisce non solo coloro che hanno dei bassi salari ma tutte le categorie di lavoratori e continua a crescere la distanza tra i livelli salariali registrati in Ticino rispetto a quelli delle altre regioni svizzere.

Aumentano le forme di lavoro precario e con esse cresce il numero dei sottooccupati, mentre sono migliaia e migliaia le persone residenti in Ticino che non riescono a pagare i premi della cassa malati. Questi dati sono estremamente preoccupanti e dovrebbero indurre il Governo a una riflessione profonda sulle cause di questo impoverimento generale e non certamente a proporre riforme fiscali che contribuiscono ad alimentare l'esclusione sociale.

Questa riforma è iniqua e pericolosa. Iniqua perché favorisce i grandi ricchi e le società che registrano utili, alimentando in questo modo la crescita delle disuguaglianze sociali. Pericolosa perché si inserisce in un piano di controriforme ancora più ampio e rappresenta solo il primo di una serie di pacchetti che mirano ad alleggerire ulteriormente il carico fiscale delle classi possidenti che avranno come conseguenza quella di svuotare le casse dello Stato, elemento questo che avrà ricadute pericolose e negative per tutti coloro che già oggi stentano ad arrivare alla fine del mese.

Quanto sia insidiosa questa riforma fiscale lo hanno capito bene i quasi undicimila cittadini che in meno di tre settimane (un dato molto significativo, quasi una sorta di record alle nostre latitudini) hanno sottoscritto il referendum promosso da diverse forze sindacali e politiche del nostro Cantone.

Una riforma fiscale, che come hanno sottolineato diversi economisti non ha nessuna logica nemmeno da un profilo economico e non permetterà un rilancio nè del potere d'acquisto delle persone nè dell'insieme dell'economia, e questo per un motivo molto semplice. I soldi che verranno regalati ai grandi ricchi e alle società che già oggi registrano utili non vedranno iniettati nell'economia reale del nostro Cantone ma prenderanno la strada dei mercati finanziari.

Prepariamoci pertanto a una grande campagna per respingere questa ingiusta riforma fiscale che sarà sottoposta al voto il prossimo 29 aprile.

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