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L'OSPITEUna (inutile e dannosa) riforma fiscale, punto!

14.12.17 - 18:49
Fabrizio Sirica, vicepresidente del Partito Socialista
Ti Press
Una (inutile e dannosa) riforma fiscale, punto!
Fabrizio Sirica, vicepresidente del Partito Socialista

Su quello che viene erroneamente definito il “pacchetto fiscale e sociale” vanno fatte delle precisazioni. Nel messaggio governativo dello scorso 18 settembre il Consiglio di Stato aveva legato una riforma fiscale ad una di natura sociale con una “clausola ghigliottina”, ossia una clausola che prevedeva che la messa in vigore di una riforma fosse vincolata all’accettazione dell’altra. Una mossa che il Partito Socialista ha prontamente definito antidemocratica, il nostro giudizio è basato su una sentenza del Tribunale Federale, che in un caso analogo, nel marzo del 2011, ha annullato una votazione prevista nel Canton Neuchâtel poiché non rispettava né l’unità della materia né il principio della libertà di voto. Sulla base di queste osservazioni, in Commissione tributaria è stata fatta una parziale retromarcia, togliendo la clausola ghigliottina, separando le due riforme e rendendole presentabili in termini giuridici. Ecco perché le analizzo e affronto separatamente.

La riforma fiscale è assolutamente inutile, ingiustificata e a medio lungo termine dannosa. In un’epoca di profonde disuguaglianze, dove nel solo Ticino in dieci anni sono raddoppiati sia i milionari sia le persone in assistenza, un regalo di 38 milioni (mancati introiti di 20 cantonali e 18 a livello comunale) a persone ricche e alle holding è deleterio. Questo è un gesto irresponsabile che avrà una chiara conseguenza: alimentare il divario fra chi ha tantissimo e chi non ha nulla, svuotare le casse dello Stato e tagliare sulle spese sociali necessarie a far sopravvivere molti concittadini. Esattamente quanto successo nel marzo di quest’anno, quando ci dicevano che i conti erano catastrofici e che urgevano dei tagli su persone in difficoltà, anziani e famiglie. Il referendum verrà lanciato su questo tema, punto. Da parte mia ad essere messa in discussione è solo la riforma fiscale.

La riforma sociale non è messa in discussione da nessuno partito di governo. Hanno tutti convenuto che la politica familiare necessita di maggiori risorse ed è davanti agli occhi di tutta la popolazione. Le aziende in primis avranno un importante beneficio quando le famiglie potranno, grazie soprattutto agli interventi rivolti alle strutture, conciliare lavoro e cura dei figli. Se poi, qualora la riforma fiscale sarà bocciata dal popolo e il Governo dovesse proporre al Gran Consiglio di abrogare queste necessarie e importanti misure ottenendo il voto della maggioranza del Parlamento (scenario francamente poco probabile), la decisione di ritirare la Riforma sociale potrà essere messa in discussione, arrivando anche al referendum.

Non mi interessano accordi, inciuci di palazzo nei quali tu mi dai questo ed io ti do quell’altro. Sui bisogni della popolazione e del Cantone non si mercanteggia. Dobbiamo affrontare queste due riforme per quello che sono giuridicamente: due oggetti separati. Si dovrà parlare di riforma fiscale e non più di pacchetto. Natale è alle porte, il parlamento approvando gli sgravi fiscali ha deciso di fare un regalo milionario a chi lo è già e un regalo avvelenato per i cittadini!

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