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L’OSPITESalari dignitosi invece di spot promozionali

12.10.17 - 10:03
Unione sindacale svizzera - Ticino e Moesa
Salari dignitosi invece di spot promozionali
Unione sindacale svizzera - Ticino e Moesa

 

Il Dipartimento finanze ed economia (Dfe) ha presentato il bilancio del primo pacchetto di misure dedicate al mercato del lavoro. Una seconda serie di provvedimenti è in arrivo. L’obiettivo è quello di proseguire la lotta agli abusi e alla concorrenza sleale e di favorire il collocamento delle persone in cerca di impiego. Tra le nuove misure spiccano la realizzazione di spot promozionali per rafforzare le relazioni tra URC e aziende e la sperimentazione di un “simulatore comportamentale” per i colloqui di lavoro al fine di “allenare le competenze e migliorare le prestazioni” dei disoccupati. Altre proposte prevedono la sensibilizzazione e l’informazione delle aziende e la valorizzazione del partenariato sociale. In un cantone che sta vivendo una drammatica emergenza sociale questi provvedimenti risultano quantomeno di dubbio impatto rispetto ai problemi centrali del mercato del lavoro: i bassi livelli salariali e la diffusione della povertà.

Si possono insegnare tutte le tecniche di ricerca di impiego possibili e immaginabili ma senza un freno alla corsa al ribasso degli stipendi non sarà mai possibile migliorare la qualità del mercato del lavoro. In Ticino i dati riguardanti gli stipendi mediani e le persone in assistenza mostrano una costante situazione di degrado. Il 31% dei cittadini ticinesi è a rischio povertà, si diffonde la sottoccupazione, i salari sono addirittura calati nel corso degli ultimi anni in 7 sezioni economiche su 17 e i ticinesi guadagnano mediamente il 18% in meno rispetto al resto della Svizzera.

A breve il Governo presenterà il messaggio sul salario minimo. Secondo le stime ricavate dalla Rilevazione strutturale dei salari circa 8000 lavoratori residenti in Ticino sono pagati meno di 21 franchi all’ora. Il “pacchetto” di provvedimenti più importante dovrebbe avere un solo nome: paghe dignitose. Questo consentirebbe all’economia di liberarsi dalla concorrenza sleale basata sulle retribuzioni miserevoli. Troppe pseudo-aziende costringono i lavoratori a rivolgersi alle assicurazioni sociali per sopravvivere.

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