Cerca e trova immobili

L'OSPITE«Motoslitta, solo abusi? Vogliamo essere interpellati! Non siamo dei criminali»

13.06.17 - 19:00
Il Comitato del Motoslitta club Ticino, Biasca
Tipress
«Motoslitta, solo abusi? Vogliamo essere interpellati! Non siamo dei criminali»
Il Comitato del Motoslitta club Ticino, Biasca

Il Motoslitta Club Ticino fondato nel 1992 in rappresentanza dei suoi 180 soci e per parola del suo Presidente, Fausto Tinetti contesta integralmente il rapporto n. 7248 R del 07.06.2017 redatto in completa imparzialità dal signor Giorgio Galusero in collaborazione alla commissione.
Ne è la prova di superficialità il fatto che di tutte le persone interpellate non vediamo il nome di una sola persona in rappresentanza della parte realmente interessata, un utilizzatore qualsiasi di una motoslitta. Troviamo scandalosa la presa di posizione della commissione che si è occupata della relazione da poi presentare ai colleghi Gran consiglieri. Sono arrivati a capovolgere completamente i fatti reali cercando in tutti i modi di falsare l’evidenza a solo vantaggio delle associazioni ecologiste e dei partiti politici, promotori della stessa, per altro rappresentati sempre dalle solite due o tre persone che parlano per aver letto le fotocopie dei rapporti che si tramandano da anni tra di loro e più precisamente prima dell’attuale Legge in vigore (vedi dichiarazione di Vetterli che cita segnalazioni ricevute in passato). Inoltre rileviamo, a riguardo delle segnalazioni delle varie associazioni ambientaliste sul Lucomagno, che si tratta in realtà di pochi casi di abusi, dal momento che in estate, sul medesimo passo, transitano migliaia di moto al giorno.

Sensata invece la presa di posizione di Canova che segnala che, dopo l’introduzione della nuova regolamentazione, gli abusi si contano al massimo sulle dita di una mano e corrispondono al 1%-2% dei possessori di motoslitte. Il TCS farebbe carte false se tra i suoi soci avesse una simile percentuale di infrazioni. Riteniamo quindi inconcepibile che un’amministrazione proponga un cambio di Legge per un fenomeno così contenuto. Il rapporto della commissione prevede anche un probabile cambiamento della Legge a livello federale visto che questi rumorosi mezzi meccanici (cito) sono omologati e rispettano le ultime normative a livello di emissioni foniche anti inquinamento?

Un simile rapporto per noi è un processo alle intenzioni, non giustificato, alla maggior parte delle persone che utilizzano le motoslitte in modo corretto, rispettando tutte le norme di legge. È stato pure messo in discussione il messaggio del Consiglio di Stato (n. 7248 del 15 11.2016) di cui la conclusione è stata ben documentata dalle reali cifre esposte nero su bianco e che auspicava la non entrata in materia.

Ci sembra assurdo cambiare una Legge approvata dallo stesso Gran Consiglio nel 2008; che già disciplina in modo chiaro l’uso della motoslitta, per altro studiata e costata parecchio in ambito di tempo e denaro, ed elaborata in collaborazione con tutte le parti coinvolte (dipartimenti, associazioni ambientaliste,…).

Possiamo portare diverse testimonianze in merito ai controlli a tappeto, avvenuti in circostanze a volte al limite della repressione, perfino tramite l’utilizzo degli elicotteri. Il Gran Consiglio è consapevole dei vari costi provocati da questo accanimento?
Constatiamo che, in base al messaggio n. 7248 del 15.11.2016 del Consiglio di Stato le reali contravvenzioni causate dall’inadeguato utilizzo della motoslitta, non hanno mai giustificato l’impiego di simili spese nell’ambito dei vari controlli.

In conclusione, alla luce di quanto esposto, auspichiamo che il Gran Consiglio respinga la mozione portata da Fiorenzo Dadò, essendo ai nostri occhi insensata e priva di ogni valida e comprovata motivazione.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE