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L'OSPITE«Sì al risanamento della strada di San Giulio»

15.05.17 - 10:25
Manzoni Alessandro, sindaco di Roveredo GR
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«Sì al risanamento della strada di San Giulio»
Manzoni Alessandro, sindaco di Roveredo GR

Il 21 maggio la popolazione di Roveredo è chiamata alle urne per esprimersi in merito allo stanziamento del credito necessario per la sistemazione della strada di San Giulio. Il progetto riguarda in sostanza l’intera tratta, da zona Riva del Sant fino alla zona Cimitero. Il pessimo stato della pavimentazione e la sua inadeguatezza al traffico veicolare e pedonale, le sue obsolete sottostrutture (acquedotto, canalizzazioni, impianti elettrici e telefonici) sono ormai palesi. Si registra il passaggio di quasi 2’000 veicoli al giorno su una strada che, lo ricordo, per lunghi tratti è ad una sola corsia, con poche possibilità di incrocio e senza marciapiedi o spazi laterali protetti per pedoni e ciclisti. Oltre ad essere diventata una sorta di penitenza per i roveredani che devono percorrerla con degli automezzi, è anche diventata fonte di innumerevoli pericoli. Il suo risanamento e la sua sistemazione sono perciò ineluttabili e non più procrastinabili. La morfologia del terreno e la lunghezza della tratta rendono l’investimento importante: il credito da stanziare è di Fr. 4'730'000.- (compresa la parte a carico dei privati). Probabilmente è proprio la consapevolezza delle cifre in gioco che ha portato ad attendere così a lungo prima di sottoporre alla popolazione un progetto concreto.

Tale attesa ha però portato al concepimento di un progetto che, oltre a focalizzarsi sugli aspetti tecnici da risolvere, è anche molto attento agli aspetti finanziari. Si è in particolare deciso di mantenere una strada formata da un’unica corsia (fare altrimenti avrebbe portato a costi esorbitanti), con velocità ridotta a 30 Km/orari, di finalmente realizzare una corsia pedonale e di costeggiare la careggiata con un numero di piazzuole di scambio sufficiente a garantire gli incroci e la fluidità del traffico. Ciò significa che l’opera si limita all’essenziale e che grossi margini di risparmio non esistono. Da più parti si levano voci contrarie per il fatto che il Comune prevede di finanziare l’opera in ragione del 60% tramite fondi comunali e in ragione del 40% tramite contributi perimetrali a carico dei privati che trarranno dei benefici diretti dalla sistemazione della strada. Al riguardo mi venga consentito di ricordare che la legge cantonale sulla pianificazione del territorio prevede espressamente che i Comuni coprano gli esborsi necessari a urbanizzare le zone edificabili tramite la percezione di tributi di urbanizzazione (art. 62 LPTC) e più in particolare che i Comuni finanzino gli impianti del traffico tramite contributi perimetrali. Sempre secondo legislazione cantonale, per opere di urbanizzazione generale per strade collettrici (come nel caso della strada di San Giulio), i Comuni stabiliscono la partecipazione ai costi da parte dei privati entro una percentuale minima del 30% e massima del 60%. Quanto proposto dalle autorità comunali (40%) è di conseguenza perfettamente in linea con quanto disposto dalla legge cantonale in materia. Va inoltre rammentato che i contributi perimetrali non sono tributi a carico di tutti i contribuenti fiscali. I contributi perimetrali vengono infatti sono solo a carico di coloro che si trovano in una situazione tale per la quale traggono dall’opera pubblica da finanziare, un vantaggio economico particolare (e ben maggiore) rispetto al resto della collettività. Inoltre il contributo che viene richiesto loro non può essere eccessivo e deve essere proporzionato al vantaggio effettivo che essi traggono dall’opera pubblica. Concretamente, nel caso di una strada comunale, i contributi di perimetro toccano solitamente i proprietari di immobili che si trovano entro il comparto che la strada è destinata a servire e che grazie alla strada vedono migliorare le possibilità di utilizzazione del loro fondo e di conseguenza il suo valore. Nel caso della strada di San Giulio si può sin d’ora affermare che tale comparto tocca oltre 300 immobili e che i proprietari degli stessi dovranno contribuire ai costi di costruzione solo in base al vantaggio che conseguono tenuto conto 2 della superficie del fondo, delle possibilità o meno di edificazione, della distanza dalla strada, della percorrenza della strada e delle sottostrutture ecc., cioè in base a quei criteri atti a stabilire il reale vantaggio che trae il fondo dalla strada.

Un ulteriore aspetto da menzionare è il fatto che a Roveredo i contributi di miglioria per il finanziamento delle opere di urbanizzazione vengono prelevati ormai da diversi decenni. Ricordo che finora soltanto in un caso non è stato prelevato il contributo di miglioria, si tratta della zona Piazzetta, duramente criticata da vari consiglieri comunali. Di conseguenza, nel caso della strada di San Giulio, rinunciare ai contributi perimetrali sarebbe ingiusto per rapporto a tutti coloro che da diversi anni hanno regolarmente partecipato al finanziamento della rete delle strade comunali pagando il loro contributo perimetrale. Oltre a non essere in linea con la legislazione cantonale, una simile scelta sarebbe ingiusta anche per rapporto al resto della collettività, cui toccherebbe l’onere di finanziare, tramite le imposte ordinarie, la quota parte che non verrebbe finanziata dai proprietari che traggono un vantaggio particolare dall’opera. In sostanza e più in generale, la situazione finanziaria del Comune non permette la realizzazione di qualsiasi progetto di tale portata, senza che si prelevino i contributi di perimetro ai privati direttamente interessati, poiché il Comune non dispone delle necessarie risorse. Diversamente bisognerebbe rinunciare a qualsiasi investimento, oppure finanziarlo con un sensibile adeguamento del tasso d’imposta comunale. Per questi motivi vi invito ad accettare la richiesta di stanziamento del credito per il risanamento della Strada di San Giulio, apponendo un chiaro SI sulla scheda di voto, così da non perdere ulteriore tempo nella realizzazione di tale importante, quanto impellente opera che, se ulteriormente ritardata, causerà certamente ingenti costi di manutenzione.

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