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OSPITEIl WWF Svizzera italiana vota 2 sì il prossimo 21 maggio

04.05.17 - 11:00
Francesco Maggi, responsabile WWF Svizzera italiana
Ti Press
Il WWF Svizzera italiana vota 2 sì il prossimo 21 maggio
Francesco Maggi, responsabile WWF Svizzera italiana

 

Sì alla nuova legge sull’energia - La Svizzera dipende fortemente dall’estero per soddisfare il suo elevato fabbisogno energetico. Energie sporche (carbone, petrolio, uranio) e che saranno sempre più scarse e costose da qui al 2050. La strategia energetica, sostenuta da tutti i principali partiti ad eccezione dell’UDC, intende sfruttare i grandi cambiamenti tecnologici in corso nel settore energetico per permettere alla Svizzera di produrre energia locale, sicura e pulita. L’economia, l’ambiente e i cittadini ne trarranno importanti benefici. I cambiamenti climatici stanno mettendo in ginocchio il turismo invernale e gli impianti di risalita, le automobili inquinano la nostra aria e le centrali nucleari sono vecchie e sempre meno sicure. La strategia energetica ci permette di salvaguardare l’ambiente e il clima, migliorare la qualità dell’aria e ridurre il rischio di un incidente maggiore in una centrale nucleare. Il tutto a prezzi sempre più convenienti e con risparmi sulla bolletta grazie alla forte riduzione dei consumi pro capite. Il WWF invita pertanto a votare SÌ il prossimo 21 maggio alla nuova legge sull’energia.

Sì al premio sul sacco - Il WWF sostiene da sempre l'importanza di responsabilizzare i cittadini riguardo alle loro scelte e ai loro comportamenti, nell'ottica di preservare un pianeta vivibile anche per le generazioni future. Per questo, insieme a Governo e Parlamento, ai sindaci delle cinque maggiori città, alla cinquantina di comuni che già la applicano, anche il WWF è a favore della tassa cantonale sul sacco: perché il principio di causalità ("chi inquina, paga") aiuterà a ridurre i rifiuti diretti all'inceneritore e a recuperare preziosi materiali grazie alla raccolta separata. Meno sprechi, meno inquinamento, e risparmi per le famiglie e i comuni. Per questo motivo amiamo definirla un premio sul sacco e non una tassa.

 

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