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OSPITEStrategia di presenza sul territorio de La Posta svizzera SA

09.02.17 - 15:00
Avv. Roberto Keller e Sara Demir, Sindaco di Claro e vicesegretaria
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Strategia di presenza sul territorio de La Posta svizzera SA
Avv. Roberto Keller e Sara Demir, Sindaco di Claro e vicesegretaria

Gentili Signore, Egregi Signori,

il 1° febbraio 2017, il quotidiano ticinese “La Regione” ha riportato con un certo risalto la denuncia del sindacato Syndicom, in cui si menzionano una serie di uffici postali che, secondo i criteri di management de La Posta svizzera SA, potrebbero essere chiusi. Nel lungo elenco degli uffici postali a rischio compare anche quello del nostro Comune: Claro.

Il 2 febbraio 2017, il Governo ticinese ha reso pubblica la sua presa di posizione nei confronti della direzione de La Posta. Vi si mette in rilievo “la preoccupazione per quanto riguarda la prospettata chiusura di numerosi uffici postali (32 su un totale di 113, con l’analisi di ulteriori 46 nel corso dei prossimi 3 anni)”.

Il Consiglio di Stato ribadisce la necessità che la rete postale garantisca “un’accessibilità e un servizio consoni a tutte le regioni (urbane e periferiche) e a tutte le categorie d’utenza (grandi e piccoli clienti), preservando l’occupazione e le migliori condizioni di lavoro”.

Tale appello assume suo pieno significato per un Comune, presto quartiere periferico della nuova Bellinzona, che rischia di essere fortemente penalizzato da una scelta di chiusura.

Oltre a perdere due posti di lavoro di qualità, sul piano del servizio pubblico, il Comune di Claro si vedrebbe privato del suo sportello, con il rischio che i suoi residenti debbano percorrere almeno mezz’ora di strada (con i mezzi pubblici o privati) per sbrigare le proprie faccende allo sportello.

Sarà ancora possibile parlare di un servizio pubblico capillare, come ormai radicato nella nostra tradizione e cultura amministrativa svizzera, se una persona di Claro, per ritirare una raccomandata non ricevuta a casa, dovrà calcolare, tra andata, ritorno, file varie, ecc., almeno un paio d’ore per recarsi allo sportello postale più vicino?

Il Municipio di Claro, lo ribadiamo, prende dunque atto con grande preoccupazione dei documenti pubblicati dal sindacato Syndicom e dal Consiglio di Stato in merito alla possibile chiusura dell’ufficio postale di Claro.

Il Municipio di Claro apprezza e plaude alla presa di posizione del Consiglio di Stato, il quale, vale la pena ripetere questo passaggio, oltre a chiedere che la rete postale garantisca “un’accessibilità e un servizio consoni a tutte le regioni (urbane e periferiche) e a tutte le categorie d’utenza (grandi e piccoli clienti), preservando l’occupazione e le migliori condizioni di lavoro”, “si attende che le procedure di chiusura degli uffici postali contestate dai Comuni siano congelate”.

A riguardo, il Municipio è sicuro d’interpretare il sentimento della popolazione di Claro, riaffermando la sua ferma contrarietà all’eventualità di chiusura del proprio ufficio postale e sperando che il nuovo Comune di Bellinzona, che nascerà ufficialmente il 2 aprile 2017 dopo le elezioni comunali, sia deciso difensore del servizio pubblico su tutto il proprio territorio e in tutti i quartieri che lo comporranno.

In conclusione, il Municipio di Claro fa propria la richiesta che la direzione de La Posta svizzera SA riveda la sua strategia di presenza sul territorio in un’ottica più improntata al servizio pubblico e meno vincolata alle strette logiche di redditività legate al mercato. Nella speranza che questa missiva trovi un terreno fertile al confronto e sensibile alle necessità della popolazione tutta, porgiamo i nostri migliori saluti.

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