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L'OSPITEAiutiamo ora la scuola media!

30.05.16 - 20:00
Linda Cortesi, sindacalista VPOD Ticino
Aiutiamo ora la scuola media!
Linda Cortesi, sindacalista VPOD Ticino

I ragazzi della scuola media e le loro famiglie hanno urgente bisogno di proposte concrete per migliorare la scuola media e ciò che ci sta attorno. Ecco la sintesi dell’iniziativa Rafforziamo la scuola media, per il futuro dei nostri giovani, in votazione il 5 giugno. Si tratta di una modifica della legge sulla scuola media che propone alcuni correttivi per migliorare l’insegnamento e l’apprendimento, dopo anni di immobilismo e di tagli alla spesa nella formazione. Se chiediamo a docenti, allievi e spulciamo le ricerche effettuate negli ultimi anni, ci confermeranno che classi meno numerose sono la premessa irrinunciabile per un insegnamento differenziato che venga incontro alle esigenze degli studenti. Un miglior servizio di sostegno e la possibilità di frequentare doposcuola permetterà di non perdere nelle maglie del sistema ragazzi e ragazze fragili, mentre curricula flessibili favoriranno gli allievi più brillanti. Il maggiore sgravio orario per il docente di classe e il potenziamento dell’orientamento scolastico e professionale saranno molto utili e permetteranno di prevenire gli insuccessi dei ragazzi. La generalizzazione delle mense consentirà alle famiglie di organizzarsi al meglio nella conciliazione tra cura dei figli e lavoro. Chi oggi sostiene che l’iniziativa toglierà linfa al progetto di riforma La scuola che verrà, forse dimentica alcune cose fondamentali. L’iniziativa infatti pone dei correttivi mirati che gli stessi avversari politici hanno definito come condivisi e importanti, perché migliorano la struttura su cui poggia la scuola. Rafforziamo la scuola media infatti parte dalla realtà della scuola media e inserisce nella legge soluzioni a problemi evidenziati negli anni sia dai docenti che dagli allievi e dai genitori: ossia chi con la scuola fa i conti quotidianamente. E se proprio di cifre bisogna parlare, non facciamoci spaventare da un aumento inferiore all’1% della spesa di Cantone e Comuni. I riscontri per le persone e i risparmi futuri permetteranno di recuperare tale somma: perché la formazione è un investimento per il futuro! 

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