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BELLINZONACollegamento A2 – A13, una scelta sbagliata

14.03.16 - 14:01
Enrico Geiler, PS, Camorino
TiPress
Collegamento A2 – A13, una scelta sbagliata
Enrico Geiler, PS, Camorino

BELLINZONA - L’USTRA (Ufficio delle strade e delle arginature) e il Cantone hanno scelto: galleria da Cadenazzo a Quartino. Tuttavia questa scelta crea più problemi di quanti ne risolva, in primis il costo di due miliardi. Si direbbe che è stata scelta appositamente la variante più costosa affinchè non venga mai eseguita, proprio per il suo costo esorbitante. Anche il rapporto costi benefici è negativo, come confermato dall’Ing. Pierino Borella (Caffè della domenica, 25.10.2015).
Ma ci sono parecchi altri aspetti preoccupanti:
1 - si carica ulteriormente l’unico asse nord-sud che attraversa il Bellinzonese da Arbedo a Cadenazzo, asse già ora alla saturazione e che tra gli altri dovrà servire il futuro ospedale cantonale in zona Saleggi.
2 – si dovranno depositare da qualche parte 2 milioni di metri cubi di materiale di scavo in un Ticino disperatamente senza discariche: in pratica i terreni salvati facendo la galleria verranno occupati dal materiale di scavo. Geniale.
3 – l’inquinamento prodotto in galleria si concentrerà attorno ai camini di ventilazione
4 – dovrà essere costruito un nuovo ponte autostradale sul fiume Ticino
5 – l’autostrada forma delle curve strette in corrispondenza dell’uscita dalla galleria e della rotonda dell’aeroporto.
6 – per il traffico interregionale da e per Locarno il tracciato scelto dall’USTRA è il più lungo = più chilometri da percorrere = + inquinamento.
7 – la galleria deve essere a 2 tubi, vale a dire 2 x 7 Km = un’opera equivalente alla galleria del S.Gottardo, da cui tempi di realizzazione molto lunghi. Ecc.
8 – Questa soluzione necessita la formazione del semisvincolo di Bellinzona dal costo di 50 milioni
9 – i costi di esercizio e di manutenzione delle gallerie e dei ponti saranno importanti (vedi galleria del S.Gottardo) e peseranno sulle prossime generazioni sottraendo preziose risorse al nostro cantone. Ticino attenzione: ti stai caricando di legna verde!
A lungo termine tutti questi fattori negativi peseranno sull’economia e lo sviluppo del Bellinzonese/Piano di Magadino, anche se, come probabilmente si è voluto, saranno favoriti i soliti centri commerciali di St. Antonino.
Ignorata per contro la possibilità di costruire il collegamento sulla sponda destra del Piano di Magadino (Sementina, Gudo, Cugnasco, Riazzino) lungo il fiume Ticino. Un collegamento diretto, senza eccessive difficoltà tecniche e dal costo (si fa per dire) di solo un miliardo. Inoltre esisterebbe la possibilità di prolungare il collegamento fino Via Tatti a Bellinzona, in modo da servire la zona Saleggi e le strutture che vi sorgeranno, evitando pure il costoso semisvincolo. In questo modo la corrente di traffico per Locarno scorrerebbe separatamente già a partire da Bellinzona sgravando così l’unico asse Nord –Sud esistente (viale Portone-Giubiasco-Camorino-Cadenazzo).
Speriamo che per finire la saggezza trionfi.

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