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L'OSPITEL'impegno per i quartieri significa lavorare in maniera efficace e vicina ai cittadini

14.12.15 - 11:31
Nicholas Marioli, presidente Commissione di Quartiere di Viganello
L'impegno per i quartieri significa lavorare in maniera efficace e vicina ai cittadini
Nicholas Marioli, presidente Commissione di Quartiere di Viganello

In politica vi è un momento per criticare e un momento per complimentarsi, questa volta gli elogi spettano al Municipio di Lugano.

Da parecchi mesi si era accesa la questione sulle Commissioni di Quartiere, in quanto l'esecutivo si era posto l'obiettivo di riformarle per riuscire ad ottenere dei risultati maggiormente incisivi e qualitativi.

Il pricipale progetto sulle riorganizzazioni delle CQ era stato presentanto durante le conferenze dei presidenti nei mesi di giugno, luglio e agosto.

L’intenzione iniziale era quella di rivoluzionare l’attuale sistema; cambiandone la struttura, la modalità di elezione, l’attribuzione politica e l’indennizzo ai commissari.

Seppur condividendo l'abolizione delle indennità ai commissari, la parziale spoliticizzazione con l'aggiunta di rappresentanti della società civile e la creazione di assemblee cittadine per la nomina di quest'ultimi, mi ero fin da subito opposto alla creazione di circondari regionali con lo scopo di trasformare i 21 gruppi di lavoro in 7 raggruppati.

A fine agosto scrissi un'opinione sul Corriere del Ticino e ad inizio settembre presentai una breve relazione, in qualità di presidente della CQ di Viganello, durante l'assemblea costituente l'associazione “Cittadini per il Quartiere di Viganello”; in entrambe le occasioni rivendicai un maggior coinvolgimento tempestivo nelle decisioni concernenti il nostro ex comune.

Il mio principale auspicio era quello di poter leggittimare il nostro ruolo consultivo sia nei confronti dei cittadini e nei confronti della politica, ponendo inoltre l'accento sulle problematiche che la nuova impostazione circondariale avrebbe potuto creare togliendo molta voce in capitolo ai piccoli quartieri.

In queste rivendicazioni ottenni il sostegno di parecchi cittadini e di molte commissioni, specialmente da parte dei nuovi aggregati; coloro che nel 2013 hanno aderito alla grande Lugano: Cadro, Valcolla, Carona, Sonvico, Dino, Bogno, Cimadera e Certara, le quali avrebbero avuto un ruolo di serie B all'interno degli agglomerati.

Lo scorso 3 dicembre è arrivata la comunicazione ufficiale da parte del Municipio di Lugano, con la quale esprime che nella riforma per la nuova legislatura si è rinunciato agli agglomerati e sono state mantenuto le altre proposte (abolizione delle indenittà, parziale spoliticizzazione ed elezioni per la società civile).

Personalmente sono molto soddisfatto che l'esecutivo abbia ascoltato le nostre critiche costruttive e abbia saputo prendere delle dicisioni condivise per salvaguardare un buon clima con tutti i quartieri.

Questo dialogo costruttivo, sono certo, riuscirà a ricucire i rapporti anche con coloro che sono scettici sull'aggregazione.

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