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L'OSPITEFinalmente… una finestra sul turismo

06.02.15 - 21:30
Elia Frapolli, Direttore Ticino Turismo
Finalmente… una finestra sul turismo
Elia Frapolli, Direttore Ticino Turismo

Quando il parabrezza della propria macchina è coperto da uno strato di ghiaccio, non basta grattare una piccola parte della superficie prima di mettere in moto. Le norme di sicurezza stradale impongono infatti che tutto il vetro sia liberato. Il motivo è semplice: per guidare ci vuole visibilità a tutto campo. Lo stesso principio vale per il turismo: finora la visuale degli operatori turistici era assai limitata. Abbiamo potuto osservare la situazione solo parzialmente perché l’unico indicatore sullo stato del turismo erano i dati sui pernottamenti alberghieri rispettivamente gli arrivi che vengono resi noti ogni mese.

Tempi passati! Lo studio sull’impatto economico del turismo in Ticino, presentato oggi, ci dà finalmente una panoramica sull’insieme del fenomeno turistico cantonale. Sono emersi dati interessanti e, talvolta, anche sorprendenti. Finora era noto, tanto per fare un esempio, che nel 2012 gli arrivi registrati nel settore alberghiero erano 1'043'703, mentre i pernottamenti ammontavano a 2'300'023. Questi dati rispecchiano però solo parte della realtà. Secondo il nuovo studio nel 2012 in Ticino si sono complessivamente registrati oltre 21,3 milioni di ospiti (turisti). Una bella differenza quindi, riconducibile al fatto che lo studio, che si basa su sondaggi effettuati su tutto il territorio cantonale, include anche chi pernotta nelle case secondarie, negli appartamenti di vacanza, presso amici nonché il turismo di giornata.

I dati raccolti indicano che l’attività turistica riveste un ruolo importante per l’economia cantonale: essa è in grado di generare oltre 22'000 posti di lavoro e il 9,6% del valore del prodotto interno lordo (PIL). Sono dati importanti da tenere in considerazione quando a livello politico si parla di idee, progetti e misure che hanno delle conseguenze dirette ed indirette sul turismo, per esempio il risanamento della galleria autostradale del San Gottardo, la navigazione sui laghi oppure gli orari d’apertura dei negozi. Già, lo shopping. Lo studio commissionato dal DFE indica senza mezzi termini che l’offerta shopping, ossia la visita dei grandi centri commerciali e dei mercati, è particolarmente apprezzata dai turisti.

La mobilità è un altro elemento che viene messo in evidenza. I confini territoriali importano infatti ben poco ai nostri ospiti. Gran parte di coloro che sono stati intervistati tramite il sondaggio con iPad, hanno dichiarato di pernottare in una regione del Cantone diversa da quella dove è avvenuta l’intervista. Gli spostamenti interregionali sono dunque frequenti.

Due considerazioni in merito: La prima riguarda il marketing turistico, dove non dovrebbero prevalere regionalismi visto che l’ospite considera il nostro territorio un’unità. L’altro aspetto tocca il tema della viabilità: L’ospite (e non solo lui…) vuole muoversi liberamente in tutto il Cantone. Per poter giocare bene le nostre carte, ci vuole dunque un servizio di trasporto pubblico all’altezza delle aspettative nonché un sistema viario dove gli ingorghi e le colonne siano l’eccezione e non la regola. Il Ticino, in questo ambito, può sicuramente fare ancora qualche salto di qualità.

Concludiamo con un appello ai nostri politici affinché mettano in atto tutte le misure necessarie per soddisfare il più possibile le esigenze dei turisti e dei ticinesi stessi che spesso e volentieri sono “turisti in casa”. Il miglioramento dell’infrastruttura e dell’offerta non è fine a se stesso dal momento che il settore turistico genera una cifra d’affari di circa 2,7 miliardi di franchi. Diamoci da fare affinché lo sguardo sull’insieme del sistema turistico ticinese sia anche in futuro motivo di soddisfazione.

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