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STATI UNITIHabemus Kanye, ma il suo vangelo è poco convincente

30.10.19 - 06:00
Il nono album del rapper è un piccolo calderone di idee cotte solo a metà. Poche le chicche. In 14 mesi era lecito attendersi qualcosa in più
Keystone
Kanye West e la moglie, Kim Kardashian.
Kanye West e la moglie, Kim Kardashian.
Habemus Kanye, ma il suo vangelo è poco convincente
Il nono album del rapper è un piccolo calderone di idee cotte solo a metà. Poche le chicche. In 14 mesi era lecito attendersi qualcosa in più

CHICAGO - Kanye West ha finalmente pubblicato “Jesus Is King”, il suo nono album. Il primo concepito dopo il risveglio spirituale, tanto reclamizzato in questi mesi tra un Sunday Service e l’altro.

La fede riscoperta dal rapper sarà anche la panacea del suo cuore, ma questo non le accorda d’ufficio il visto per occupare le nostre playlist. Una fede che inoltre pare non aver scalfito minimamente quella che Kanye nutre per sé stesso e che lo rende una sorta di eletto, a cui ora piace vantarsi della sua amicizia con il figlio dell’Altissimo.

Alla fine dei 27 minuti di “Jesus Is King” resta in mano meno di quanto promesso. “Selah” è fra queste e brilla grazie alla sua potenza corale e all’inossidabile penna fantasma di Pusha T. Abbiamo poi il retrogusto vintage di “Follow God”, un post-it appiccicato alla tracklist che ci ricorda come funzionava bene il classico taglia e cuci del vecchio Kanye.

La vera chicca però è “Use This Gospel”: arrangiamento solenne, i Clipse che tornano a scambiarsi rime per la prima volta dopo oltre 6 anni e il sax di Kenny G come ciliegina. Una gemma che brillerà anche in futuro. Per il resto poche idee, spesso confuse e tirate fuori dal forno troppo presto. In 14 mesi era lecito aspettarsi qualcosa in più.

Questo non impedirà a Kanye di convertire al Cristianesimo (almeno per mezz'ora) qualche hypebeast con gli armadi di casa strabordanti di Yeezy. La sola assenza di sproloqui, i cori celestiali e qualche “Alleluia” sono però un po’ pochino per convincere tutti gli altri. A conti fatti, "Jesus Is King" è un disco che rischia di restare in vita più grazie ai meme generati sul Web che non alla musica stessa.

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