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#NOISIAMOILFUTUROCome arieggiare correttamente gli ambienti in estate

03.08.20 - 13:25
Le regole per un’aerazione corretta possono essere molto diverse.
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Durata: Quando la temperatura esterna è alta, per effettuare un ricambio d’aria completo è consigliabile tenere aperte le finestre per 20-25 minuti.
Durata: Quando la temperatura esterna è alta, per effettuare un ricambio d’aria completo è consigliabile tenere aperte le finestre per 20-25 minuti.
Fonte 20 Minuten
Come arieggiare correttamente gli ambienti in estate
Le regole per un’aerazione corretta possono essere molto diverse.
Ecco di seguito una panoramica a seconda della temperatura esterna, del tasso di umidità e dell’utilizzo dello spazio.

BERNA - In una coppia, tra i coinquilini in un appartamento condiviso o tra i colleghi sul posto di lavoro, la questione di arieggiare l’ambiente può scatenare accese discussioni, soprattutto quando la temperatura esterna è elevata. Di seguito scoprirete cosa occorre tenere in considerazione quando si arieggia un locale in estate e se la finestra a vasistas deve rimanere chiusa anche durante le calde notti estive.

Quando arieggiare un ambiente?
«Il momento giusto e il tempo necessario per arieggiare dipendono dalla stagione e dalle temperature esterne. Il livello di umidità atmosferica è generalmente basso in inverno, il ricambio d’aria avviene più rapidamente rispetto ai mesi caldi e il rischio della formazione di muffa è limitato. D’altro canto, se si lasciano le finestre aperte troppo a lungo si rischia di sprecare energia, poiché il calore delle stanze riscaldate si disperde all’esterno. Pertanto, quando le temperature sono basse, occorre arieggiare a intervalli brevi e intensi. In estate l’aerazione può durare più a lungo: per effettuare un ricambio d’aria completo è consigliabile tenere aperte le finestre per 20-25 minuti. È opportuno arieggiare gli ambienti preferibilmente al mattino presto o alla sera tardi, quando all’esterno le temperature non sono roventi. Dopo aver arieggiato è opportuno richiudere completamente le finestre, in modo che l’aria calda estiva non penetri nell’abitazione durante il giorno».

Quali fattori svolgono un ruolo chiave nell’aerazione?
«La corretta modalità di aerazione dipende fortemente dal tipo di utilizzo cui lo spazio è destinato. In camera da letto la temperatura ideale non dovrebbe sperare i 18 gradi Celsius, mentre nelle altre stanze possono esserci due-tre gradi in più. Anche l’umidità dell’aria è un fattore importante. In bagno e in cucina un’umidità nell’aria rispettivamente del 60% e 70% è troppo elevata. Cucinare e fare la doccia causano un innalzamento dell’umidità dell’aria, pertanto a queste attività deve seguire un rapido ricambio d’aria con ventilazione naturale. Si dovrà quindi aprire contemporaneamente due finestre opposte, creando corrente. L’aria carica di umidità proveniente dal bagno e dalla cucina sarà spinta verso l’esterno, mentre l’aria esterna più asciutta verrà introdotta nella stanza. Questo tuttavia è utile soltanto se l’aria esterna è meno umida e afosa rispetto a quella interna. Chi abita in un sottotetto e deve fare i conti con la calura estiva, deve considerare che l’umidità dell’aria tende a essere leggermente inferiore in tale ambiente e sarà quindi possibile arieggiare anche durante le ore diurne».

Anche in estate si deve evitare di lasciare le finestre semiaperte? 
«Le finestre a vasistas fecero la loro comparsa in Svizzera negli anni ’60 e nei decenni successivi il consumo di energia aumentò enormemente, a causa delle finestre a vasistas lasciate costantemente aperte. In inverno, troppa aria calda fuoriesce dalle finestre aperte, mentre in estate l’aria calda esterna penetra nell’edificio. Inoltre, per riossigenare l’aria non occorre lasciare le finestre semiaperte per svariate ore. Se la sera gli ambienti vengono arieggiati correttamente, la notte non sarà necessario tenere la finestra aperta per far entrare aria fresca. Se le temperature esterne sono comprese tra i 16 e i 18 gradi, potete comunque fare uno strappo alla regola e lasciare le finestre semiaperte nella notte fino alle prime ore del mattino: questa infatti è proprio la temperatura consigliata per la camera da letto e in tal caso l’aria esterna non raffredderebbe né riscalderebbe la stanza».

L’isolamento termico fa sì che il calore rimanga intrappolato all’interno dell’edificio in estate?
«No, si verifica l’effetto opposto: un buon isolamento impedisce al calore di penetrare nelle abitazioni. Nei sottotetti non adeguatamente isolati o sprovvisti di isolamento, in estate la temperatura può raggiungere anche gli 80 gradi. Con un buon isolamento e una corretta aerazione, è possibile mantenere temperature interne piacevoli anche in piena estate. Gli edifici con facciate chiare, inoltre, si scaldano meno rispetto alle costruzioni con pareti scure. Ancora meglio è avere una facciata ricoperta di verde, poiché le piante rilasciano il freddo con l’evaporazione. Così è possibile ridurre la temperatura degli ambienti di due o tre gradi rispetto alla temperatura esterna».

 

#NOISIAMOILFUTURO
Il movimento nazionale #NOISIAMOILFUTURO è sostenuto da rinomate imprese svizzere e da SvizzeraEnergia. L’obiettivo è invogliare la popolazione svizzera ad organizzare le proprie giornate in maniera più efficiente dal punto di vista energetico e ad impegnarsi attivamente per i temi dell’energia e della protezione del clima. In qualità di partner media, 20 Minuti sostiene #NOISIAMOILFUTURO con approfondimenti, reportage e quiz.

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