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LUGANO"Marco Borradori si dimentica di essere leghista"

26.03.13 - 15:55
A Rocco Cattaneo non è piaciuto l’attacco di ieri sera al Quotidiano di Marco Borradori a Giorgio Giudici: "Marco, calma e gesso"
Foto d'archivio (Keystone)
"Marco Borradori si dimentica di essere leghista"
A Rocco Cattaneo non è piaciuto l’attacco di ieri sera al Quotidiano di Marco Borradori a Giorgio Giudici: "Marco, calma e gesso"

LUGANO – Le votazioni comunali del 14 aprile si avvicinano a grandi passi. Nell’ennesimo faccia a faccia Giudici –Borradori, ieri sera si sono registrati i primi veri “attacchi”, sferrati dallo sfidante, Marco Borradori, che ambisce a strappare la poltrona di sindaco a Giorgio Giudici.  Ad intervenire nel dibattito quest’oggi è il presidente del PLRT Rocco Cattaneo, che non ha per nulla gradito quelli che lui stesso ha definito “colpi bassi” nei confronti di Giorgio Giudici.

Presidente, cosa ne pensa del dibattito televisivo di ieri sera?
“Marco Borradori ieri sera ha mancato di rispetto e di coerenza. Ha mancato di rispetto nei confronti di Giorgio Giudici, per quello che ha fatto e per quello che vorrà fare. Ha mancato di coerenza perché si dimentica che appartiene al movimento della Lega dei Ticinesi”.

Lei parla di rispetto e coerenza. In fondo, quello di ieri, era un faccia a faccia elettorale
"Certo, ma quando Borradori parla in questo modo, si dimentica che il caso più eclatante di lobby in Ticino degli ultimi anni è stato quello di Thermoselect. Un progetto dell'inceneritore gestito da Marco Borradori. Ricordo che Thermo select ha foraggiato in modo consistente il Mattino della Domenica per anni".

Borradori ha detto che il PLR non ha l'esclusiva del "buon governo"
"Borradori si dimentica della taglia sui radar dei leghisti, del mancato pagamento delle fatture AIL e degli oneri sociali. Tutti casi riconducibili ai leghisti. Borradori si dimentica di essere leghista. Parla di città dell'energia, quando poi i primi anti-ambientalisti in Ticino sono proprio i leghisti. I primi ad essere contrari alle piste ciclabili in città e a questo tipo d'investimento è il Movimento al quale appartiene".

Borradori è stato direttore del Dipartimento del Territorio. Una certa esperienza in questo ambito ce l’ha…
"Guardiamo quello che ha fatto e non ha fatto durante i suoi diciotto anni in Governo. Parliamo del collegamento A13-A2 sul piano di Magadino: un progetto gestito male. E la galleria Vedeggio Cassarate? Almeno 15 anni di ritardo. E non parliamo poi dei problemi di pianificazione sul pian Scairolo: ci sono proprietari di terreni che aspettano ancora oggi di sapere quello che potranno fare. Non parliamo poi della piana di San Martino. Il progetto di Alptransit a sud di Lugano è fermo. La situazione viaria del basso Malcantone  è ferma. Adesso arrivano i leghisti con la galleria e Borradori appoggia la variante precedente. Se in 18 anni mi porta come bandiera dei suoi risultati l'inceneritore o le vie ciclabili, beh, mi sembra un po' poco. Anche perché in Ticino, per quanto riguarda le vie ciclabili, abbiamo 30 anni di ritardo rispetto al resto della Svizzera. Marco deve fare attenzione. Anche perché sulla poltrona di sindaco non ci si può appisolare".

Borradori ha assicurato di volersi dedicare a tempo pieno, se eletto, al lavoro di sindaco, senza attività accessorie
"Non è una questione di tempo. E' una questione di anima, di passione, di iniziativa, di idee e di imprenditorialità. E questo mi sembra che in 18 anni in Cantone, Borradori non l'abbia dimostrato. E poi ci deve dire cosa farà il 14 aprile. Va via o non va via in caso di ballottaggio? Io questi grossi progetti per Lugano, dalla bocca di Marco Borradori, non li ho ancora sentiti. Spero di sentirli nei prossimi dibattiti. Chi ha governato la città finora, qualcosa  ha dimostrato di averlo fatto".

Giorgio Giudici, come è stato ricordato ieri sera al Quotidiano, in dicembre aveva dichiarato di presentarsi per salvare la maggioranza relativa del PLR al Municipio di Lugano e Giudici ha risposto che, in politica, nessuno è insostituibile…
"L'animo di Giorgio è quello di poter portare in avanti questi grossi progetti lanciati per la Città. Lo vedo motivato, anzi motivatissimo. Anche perché sono molti i cittadini luganesi che gli hanno chiesto di ricandidarsi".

Come sono da interpretare gli "attacchi" di ieri sera? Forse Borradori teme la sconfitta?
"E' ancora presto per dirlo. Di sicuro. noi del PLR, lotteremo fino all'ultimo secondo. Di solito quando si colpisce sotto la cintura non è buon segno e questo modo di fare è segnale di una certa perdita di calma. Restituisco a Borradori la battuta che mi aveva fatto qualche tempo fa, a causa di una mia uscita: "Marco, calma e gesso".

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