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LUGANOMiss Svizzera: Segni particolari... Belle e ticinesi

30.08.11 - 10:30
Sono Giada e Lorenza, le giovani candidate a Miss Svizzera 2011
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Miss Svizzera: Segni particolari... Belle e ticinesi
Sono Giada e Lorenza, le giovani candidate a Miss Svizzera 2011

LUGANO - Giovani, belle e ticinesi. Segni particolari? Sono le candidate a Miss Svizzera 2011 (La finale si terrà al Centro Esposizioni di Lugano il 24 settembre). Giada Cattaneo, 23 anni, sta per terminare un master in psicologia, ma non rinuncia alla possibilità di lavorare nel mondo dello spettacolo. Lorenza Castella, 18 anni, frequenta la terza liceo e sogna di lavorare con i bambini. Giada è single e “in carriera”. Lorenza ha un ragazzo “da un anno e 9 mesi” e sogna di lavorare con i bambini. Ragazze diverse, anche nei colori. Carnagione chiara Giada, come i suoi occhi e i suoi capelli. Colori esotici invece quelli di Lorenza, mora e dai lunghi capelli ricci.

Entrambe hanno un sogno: vincere il concorso di bellezza più ambito,quello di Miss Svizzera. Un sogno iniziato...
Giada: “... per gioco, lavorando come hostess, distribuivo panettoni al casinò. Poi ho vinto Miss Svizzera Italiana nel 2007 e The Look of Year nel 2009 ed è diventata una vera passione. Intanto continuo i miei studi universitari, sto finendo il master in psicologia”.
Lorenza: “...per gioco. Dopo aver vinto Miss Svizzera italiana i miei genitori e i miei amici mi hanno consigliato di iscrivermi anche a Miss Svizzera. Ci ho provato e...mi hanno presa”.

Un concorso che premia anche la femminilità, cosa vuol dire per te essere donna?

Giada: “Io mi sento donna in tutto ciò che faccio, nel mio essermi resa indipendente, con la mia casa a Friborgo, il mio lavoro e tutte le responsabilità. Comprese quelle di questo concorso”.
Lorenza: ”Oddio (ride)...Essere donna non è qualcosa che si spiega con le parole. Una Donna è! Punto”.

Cosa sei disposta a fare per raggiungere i tuoi obiettivi?
Giada: “Sono pronta a lottare. Raggiungere gli obiettivi che mi pongo è per me fonte di grande soddisfazione. Occorre rimanere sé stessi, spontanei, ma pure saper gestire situazioni di stress”.
Lorenza: “Tutto. Beh, non proprio tutto, ci sono dei limiti”.

E proposte indecenti ne hai ricevute?
Giada: “No, sono seria e con i piedi per terra e forse proprio questo mio modo di essere mi protegge da eventuali strane proposte.
Lorenza: “Non ancora, nessuna”.

Avrai pensato alla possibilità di vincere? Cosa accadrebbe?
Giada: “Dovrei interrompere per un anno i miei studi universitari, mi manca l’ultimo anno del master, per poi riprenderli appena possibile. Credo che le opportunità vadano prese al volo, ma per ora non voglio pensarci troppo”.
Lorenza: “Non lo so. Credo che rimarrei quella che sono adesso con un bagaglio di esperienze maggiore nel mondo della moda”

Una miss non è per sempre. Dopo cosa farai?
Giada: “Ciò che mi da la forza di provare questa strada, quella della Miss, senza temere di starci troppo male nel caso di un insuccesso è avere altri progetti. L’università e le prospettive di lavoro. Grazie a questo concorso infatti ho raccolto molti contatti. E se da un lato cercherò di proseguire nel mondo della moda, parallelamente proseguirò i miei studi universitari per diventare, spero presto, psicologa”
Lorenza: “Vorrei fare la maestra. Proseguire nel mondo della moda magari come hobby, ma voglio continuare gli studi”.

Libera e povera o ricca e schiava?
Giada: “La schiavitù non mi permetterebbe di godere della ricchezza quindi partirei dalla povertà cercando di raggiungere la ricchezza senza perdere la libertà”.
Lorenza: “I soldi non fanno la felicità. Preferisco rincorrere il sogno di una bella famiglia e di riuscire a fare il lavoro che mi piace”.

Per conquistarti un uomo cosa deve fare?
Giada: “Tanto (ride). Devo potermi fidare, deve essere simpatico, intelligente e avere una buona dose di sex appeal”.
Lorenza: “Deve essere romantico, sincero e mi deve anche capire”.

E cosa invece non deve fare?
Giada: “Non mi piacciono gli uomini arroganti e quelli che usano mentire”.
Lorenza: “Non deve essere bugiardo e oppressivo, starmi col fiato sul collo”.

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