Cerca e trova immobili

SCLEROSI MULTIPLALa vittoria di Debbie e il suo ultimo viaggio in Svizzera

01.08.09 - 11:07
Keystone
La vittoria di Debbie e il suo ultimo viaggio in Svizzera

LONDRA - "Non so spiegarmelo è semplicemente incredibile, i giuidici erano tutti d'accordo. E' una grande vittoria".  Debbie Purdy è raggiante. Nonostante la sclerosi multipla le stia portando via la vita a poco a poco, lei ha vinto la sua battaglia legale: i Law Lords hanno accolto il ricorso dopo una prima causa persa e hanno stabilito che il marito potrà accompagnarla in Svizzera per il suicidio assistito senza essere incriminato.

Una storia destinata ad avere un seguito giuridico, che potrebbe portare anche ad una revisione delle leggi britanniche. 46 anni di Bradford, in Inghilterra, Debbie, malata da 14 anni, si è rivolta ai Law Lords perchè fosse chiarita la posizione di chi aiuta un malato a morire con l'eutanasia all'estero.

Attualmente è prevista una pena fino a 14 anni anche se finora nessuno di coloro che lo hanno fatto è stato arrestato una volta rientrato in patria. I giudici hanno ora stabilito che, secondo l'articolo 8 della Convenzione europea dei diritti umani, un malato terminale ha diritto di decidere come morire, ma non solo. La massima  istanza giudiziaria del Regno Unito oltrechè sottolineare l'urgenza di una nuova legge in materia, ha anche chiesto al magistrato incaricato di presentare delle linee guida specifiche su come procedere in casi come questo.

ATS

Foto d'apertura: Keystone / Ap Clive Gee

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE