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PeopleSalute: staminali vegetali 'miracolose', scettici gli esperti

23.03.09 - 16:43
Salute: staminali vegetali 'miracolose', scettici gli esperti

Roma, 23 mar. (Adnkronos Salute) - "Più giovani e più capelli con le cellule staminali vegetali": questo lo slogan che sempre più spesso si legge tra gli spazi pubblicitari delle pagine dei maggiori quotidiani nazionali. Ma sarà vero? Ci troviamo davanti a una nuova frontiera della medicina, capace di ottenere dalle cellule staminali vegetali benefici applicabili anche sull'uomo, alla stregua di quanto sta accadendo con le staminali, embrionali o adulte? Fra gli esperti del settore, farmacologi, cosmetologi e dermatologi, non manca lo scetticismo: "E' uno slogan - taglia corto Silvio Garattini, direttore dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri - che non poggia su nessuna evidenza scientifica". "Almeno a me non risultano lavori pubblicati su riviste specializzate. E' difficile pensare che le cellule vegetali possano influenzare quelle umane", precisa. La pubblicità ha attirato anche l'attenzione dell'Istituto per l'autodisciplina pubblicitaria (Iap), che vigila sulla correttezza dell'informazione commerciale sui media. A quanto apprende l'ADNKRONOS SALUTE il Comitato di controllo dello Iap ha aperto un 'fascicolo' d'ufficio sulla reclame targata Labo, per stabilire se si tratta di una comunicazione commerciale veritiera e corretta. Nonostante le ripetute richieste, non è stato possibile parlare direttamente con responsabili della Labo in Italia, per commenti e maggiori informazioni. Il messaggio pubblicitario sembra non lasciare dubbi: "cellule staminali vegetali Labo per rughe e capelli diradati". Un risultato ottenuto miscelando la soluzione a base di staminali vegetali a un prodotto cosmetico ad hoc della stessa azienda. Una manna per i circa 10 milioni di italiani che devono fare i conti con problemi di calvizie e per chi ambisce a vedersi giovane e senza rughe. Si sente sempre più spesso parlare di staminali come il futuro della medicina, proprio perché sono in grado di trasformarsi e rimpiazzare le cellule morte o danneggiate nei vari organi e tessuti. Ma c'è da fare un distinguo. "Bisogna fare chiarezza tra staminali animali e vegetali", spiega Garattini. "Quelle animali, a seconda del loro tipo, possono diventare, ad esempio, cellule muscolari, cardiache, epatiche, e possono rimpiazzare quelle morte. Le vegetali fanno sì la stessa cosa, ma nel loro ambito". Le staminali vegetali si occupano infatti della riproduzione, e quindi della riparazione e della crescita delle piante in lunghezza e in larghezza. "Non esistono però - sottolinea Garattini - evidenze scientifiche che dimostrino la loro efficacia sull'uomo". Affermare che l'utilizzo di queste staminali vegetali possa essere un toccasana per rughe e cuoio capelluto, per Garattini è "quantomeno fuorviante". L'esperto reclama quindi l'intervento di un'autorità garante che analizzi il messaggio pubblicitario, a tutela dei consumatori. "Anche perché - spiega Garattini - in casi come questi l'Agenzia del farmaco non può intervenire, visto che si tratta di prodotti che, anche se venduti nelle farmacie, non sono medicinali"."Estremamente scettico" sulle possibilità di arginare il diradamento dei capelli grazie a un trattamento a base di cellule staminali vegetali abbinato a un cosmetico è Sergio Chimenti, ordinario di Dermatologia e venereologia all'Università degli Studi di Roma Tor Vergata. "Dal punto di vista scientifico - dice - si sa molto poco sull'efficacia di queste staminali vegetali sull'uomo. Le sperimentazioni scientifiche scarseggiano". Per questo Chimenti è perplesso di fronte a frasi come "più giovani e più capelli grazie alle cellule staminali vegetali" che campeggiano in questi giorni sui quotidiani. "Al momento presentare soluzioni miracolose, non corroborate da evidenza, mi sembra più che altro una fantasia. Oltretutto sono circa 5-10 milioni gli italiani con problemi più o meno seri di calvizie. E spesso chi ne soffre è portato a provare di tutto. Ma, almeno fino a oggi, una soluzione seria è quella farmacologica". Più possibilista sulle virtù delle staminali vegetali è Carla Scesa, docente di Cosmetologia all'Università di Siena e di Chimica dei prodotti cosmetici alla Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Che precisa: "Da qui a parlare di miracoli o di efficacia comprovata il passo è molto lungo. Qualche elemento di efficacia sulle staminali vegetali di mela è stato rilevato - spiega la Scesa - proprio dall'azienda che le ha brevettate per prima. Si tratta di studi in vitro condotti sui follicoli, che dimostrano un effetto nel rimandare la morte del follicolo stesso". "La stessa azienda che ha brevettato le staminali di mela precisa che il meccanismo d'azione non è noto, mentre studi in vivo su un piccolo numero di persone avrebbero dimostrato anche un effetto benefico sulla pelle", dice l'esperta. Secondo la Scesa, si tratta di una via interessante per la cosmetologia, ma occorrono prove in vivo condotte da centri dermatologici per poter dimostrare l'efficacia e comprendere il meccanismo d'azione delle staminali vegetali. "Sicuramente - conclude - siamo agli inizi, questa è una strada interessante, ma non si tratta di un miracolo contro la caduta di capelli e i segni dell'età".

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