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PeopleAstrofisica: scoperte dal satellite Fermi 12 nuove 'super stelle' pulsar

19.01.09 - 12:13
Astrofisica: scoperte dal satellite Fermi 12 nuove 'super stelle' pulsar

Roma, 19 gen. - (Adnkronos) - Il satellite Fermi, realizzato dalla Nasa con un contributo italiano di assoluto rilievo, coordinato e finanziato dall'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) in collaborazione con Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), ha scoperto 12 nuove pulsar che emettono solo radiazione di alta energia, oltre ad aver rivelato raggi gamma da altre 18 gia' note in precedenza. Scoperte che stanno trasformando la nostra comprensione della natura di questi 'bracieri' stellari.

"Questa prima importante scoperta -spiega Paolo Giommi, direttore del Science Data Center dell'Agenzia Spaziale Italiana- conferma in pieno le grandi aspettative riposte nel satellite Fermi che, nei prossimi anni, e' destinato a far compiere un grande balzo in avanti nella comprensione sia delle pulsar della nostra galassia che di alcuni tipi di galassie attive come i blazar e le radiogalassie".

"Una pulsar -sottolineano Asi, Infn e Inaf- e' una stella di neutroni altamente magnetizzata e che ruota molto rapidamente, e rappresenta il nucleo superstite dell'esplosione di una stella di grande massa. La maggior parte di esse sono state scoperte grazie all'emissione di impulsi radio, che si pensa sia causata da raggi molto focalizzati, emanati dai poli magnetici della stella".

"Se i poli magnetici e l'asse di rotazione della stella non sono esattamente allineati, i raggi emessi dalla pulsar rotante -proseguono gli esperti degli Enti di ricerca- 'spazzano' il cielo, e i radiotelescopi a Terra rilevano un segnale solo se almeno uno di quei raggi e' diretto verso di noi. Sfortunatamente, quindi, tutti i censimenti di pulsar basati sulle emissioni radio sono inattendibili, perche' vediamo solo quelle orientate verso la Terra. Inoltre le emissioni radio, per quanto facili da rilevare, rappresentano solo alcune parti per milione dell'energia totale di una pulsar. Al contrario i raggi gamma rappresentano il dieci per cento o piu'".

"Per quarant'anni, -proseguono- le emissioni radio sono state la base della nostra comprensione delle pulsar. Ora, grazie a Fermi, -aggiungono ancora- i ricercatori hanno a disposizione un'altra fonte di informazioni sul comportamento di questi oggetti".

Per Patrizia Caraveo, responsabile scientifico per l'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) della missione Fermi, "la vera novita' di questa ricerca non e' solo il numero delle classiche pulsar radio rivelate nella radiazione gamma, che con questa ricerca passano da solo 5 a 17, o anche la comparsa di una mezza dozzina di pulsar radio velocissime, mai viste prima d'ora. Piu' importante ancora e' la scoperta di numerose pulsar senza emissione radio".

"Sono sorelle, o cugine, -dice Caraveo- di quella Geminga che abbiamo scoperto 30 anni fa e che si rivela essere la capostipite di una numerosa famiglia di stelle di neutroni finora sconosciute. Sono le responsabili nascoste delle misteriose sorgenti gamma non identificate".

"Le pulsar sono straordinarie dinamo cosmiche. Attraverso processi non ancora del tutto compresi, -spiegano ancora Asi, Inaf e Infn- i potenti campi elettrici e magnetici della pulsar e la sua rapida rotazione accelerano le particelle a velocita' prossime a quella della luce. I raggi gamma consentono agli astronomi di scrutare il cuore di questo acceleratore di particelle". "In precedenza -aggiungono- si pensava che i raggi gamma avessero origine presso le regioni polari e vicino alla superficie della stella, cioe' il punto da dove arrivano le emissioni radio. Ma le nuove pulsar che emettono solo in raggi gamma osservate da Fermi portano ad accantonare quell'idea".

"Ora gli astronomi -concludono- pensano che gli impulsi di raggi gamma emergano molto al di sopra della stella di neutroni. Le particelle li producono mentre vengono accelerate lungo archi creati dai campi magnetici. Nel caso della Pulsar Vela, la sorgente di raggi gamma persistente piu' brillante nel cielo, si pensa che la regione di emissione si trovi a circa 480 km dalla stella, che ha un diametro di poco piu' di 30 km".

Info: www.asi.it

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