Il direttore di Procrea, Luca Jelmoni: "Negli ultimi anni la percentuale delle copie sopra i 40 anni è pressocchè raddoppiata, siamo passati dall'8% adesso al 17% di coppie con la donna oltre i 40 anni. E l'albergo Albatros di Lugano si trasforma in un nuova clinica di procreazione medica assistita.
LUGANO - Continua in Ticino il boom di coppie che si rivolgono presso una clinica di procreazione medicalmente assistita. Un settore nel quale il nostro cantone si è fatta un'ottima reputazione. Il numero delle coppie non solo ticinesi, ma soprattutto della fascia di oltre confine, che si sono recate in Ticino per rivolgersi ai centri di procreazione assistita, è in costante crescita. "Per quanto riguarda la nostra clinica l'aumento ha superato lo scorso anno oltre il 20% - ci dice il direttore di Procrea Luca Jemoni raggiunto telefonicamente - un aumento palese e la maggior parte delle coppie arriva ancora dall'Italia".
Per il direttore di Procrea è tutta colpa del cambiamento delle abitudini sociali. "Un tempo - spiega - le ragazze pianificavano di avere un bambino già a 20 anni, oggi invece la pianificazione è stata spostata a oltre i 30 anni. Le dirò di più, negli ultimi anni la percentuale delle copie sopra i 40 anni è pressocchè raddoppiata, siamo passati dall'8% adesso al 17% di coppie con la donna oltre i 40 anni".
Quello della procreazione assistita si sta rivelando un settore in espansione tanto che un istituto come Procrea intende nei prossimi mesi allagarsi, e sta valutando la possibilità di trasformare l'albergo Albatros di Lugano in un nuova clinica di procreazione medica assistita con strutture all'avanguardia.
Sa. Fe