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PeopleFecondazione: tribunale Firenze, legge 40 incostituzionale in 4 punti

29.07.08 - 19:10
Fecondazione: tribunale Firenze, legge 40 incostituzionale in 4 punti

Roma, 29 lug. (Adnkronos Salute) - Ennesimo rinvio alla Corte Costituzionale per la legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita (Pma) del 2004. Questa volta è il tribunale di Firenze ad aver emesso una ordinanza di remissione alla Consulta, rilevando in quattro punti la questione di costituzionalità. E precisamente, sul limite di tre embrioni riproducibili, sull'obbligo all'impianto contestuale di tutti nell'utero, sul divieto di crioconservazione degli embrioni e, infine, sull'irrevocabilità del consenso all'impianto da parte della paziente, dopo che gli ovuli sono stati fecondati. In pratica il giudice fiorentino ha rilevato come gli articoli 6 e 14 (commi 1 e 2) della legge contrastino con gli articoli 3 e 32 della Costituzione.

La vicenda parte dall'iniziativa di una coppia fiorentina, in cui la donna è portatrice di patologia genetica grave e con il 50% di probabilità di trasmissione alla prole, l'esostosi.

"Gli aspiranti genitori - ricorda lo studio legale che li ha assistiti - si rivolgono al giudice per chiedere, in un quadro di incertezza normativa, di confermare l'ammissibilità della diagnosi genetica preimpianto, esclusa dalla legge 40/04 all'articolo 13 solo in caso di finalità eugenetica. Chiedono inoltre l'adeguamento del protocollo terapeutico di procreazione medicalmente assistita alle esigenze della coppia portatrice di patologie genetiche trasmissibili, che per avere le medesime aspettative di gravidanza di coppie solo sterili dovrà produrre almeno sei embrioni. Infine, la coppia chiede di poter superare il divieto di crioconservazione degli embrioni eventualmente residuati e poter eventualmente revocare il consenso al trattamento di Pma in qualsiasi momento".

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