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FUMOInghilterra: 40mila vite salvate grazie ai locali 'no smoking'

01.07.08 - 12:15
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Inghilterra: 40mila vite salvate grazie ai locali 'no smoking'

LONDRA - Quarantamila vite salvate, nei prossimi 10 anni. E' il risultato ottenuto in Inghilterra a un anno dall'entrata in vigore del divieto di fumo nei luoghi pubblici, che ha portato a smettere ben 400 mila persone, con due miliardi e mezzo in meno di sigarette accese. Un successo, secondo medici e Governo, nonostante si ipotizzasse uno scarso rispetto della legge, che al contrario in questi primi 12 mesi è stato quasi del 100%.

Il 1 luglio 2007 - ricorda il quotidiano britannico 'Independent' - è stata introdotta anche in Inghilterra una normativa antifumo sulla falsariga di quella in vigore in Ticino, ma soprattutto in altre zone del Regno Unito, come Scozia e Galles. Attualmente il 22% degli adulti inglesi fuma ancora, ma gli esperti della Health Behaviour Research Unit della University College di Londra, autori di una ricerca sugli effetti della legge 'no smoking' che verrà presentata oggi alla Uk National Smoking Conference in programma a Birmingham, sono convinti che di questo passo si potrà arrivare in breve tempo a raggiungere il traguardo del 15% di popolazione con il vizio del pacchetto.

Intervistando 32 mila inglesi prima e dopo l'entrata in vigore del provvedimento, gli studiosi si sono resi conto che nove mesi dopo l'introduzione del divieto di fumo in pub e ristoranti, il numero di persone col vizio era diminuito del 5,5% mentre nei nove mesi precedenti era calato di appena l'1,6%. Questo, secondo le stime, significa 400 mila fumatori in meno, grazie anche al bando della vendita di sigarette al di sotto dei 18 anni e alle crescenti tasse sul tabacco. Gli unici a soffrirne sembrano essere gli stessi pub, con 175 milioni di pinte di birra in meno vendute da luglio 2007 ad aprile 2008.

 
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