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PeopleSANITA': MINISTERO, SEQUESTRATI DA NAS QUASI 20 MILA CONFEZIONI DENTIFRICI SOSPETTI

10.07.07 - 11:10
SANITA': MINISTERO, SEQUESTRATI DA NAS QUASI 20 MILA CONFEZIONI DENTIFRICI SOSPETTI

Roma, 9 lug. (Adnkronos Salute) - I carabinieri dei Nas del ministero della Salute hanno sequestrato, in via amministrativa, quasi 20 mila confezioni di dentifricio a marchio Colgate, di cui si sospetta una possibile contraffazione, in 53 esercizi commerciali di vario genere in diverse località italiane nelle province di Aosta, Brescia, Sondrio, Cremona, Mantova, Genova, Milano, Varese, Padova, Torino, Trento, Treviso, Bologna, Firenze, Prato, Latina, Livorno, Parma, Reggio Emilia, Chieti, Roma, Sassari, Rieti, Bari, Reggio Calabria, Cosenza. Lo comunica il ministero in una nota. In un solo caso, in provincia di Caserta, si è invece provveduto a un sequestro cautelativo di una partita proveniente dalla Thailandia, in quanto le confezioni sospette riportavano comunque le indicazioni sulla confezione in lingua italiana come previsto dalla normativa vigente. I Nas inoltre hanno inviato all’Istituto superiore di sanità 61 campioni delle confezioni sequestrate, per effettuare le analisi di laboratorio utili a verificare l’eventuale presenza di agenti nocivi per la salute. Le confezioni sequestrate presentano etichette diverse in varie lingue straniere, ma mai in italiano, tranne il caso citato di Caserta. La provenienza dei prodotti sequestrati è molteplice (Medio Oriente, Asia, Sud America, Africa) e comunque per la maggior parte da Paesi non appartenenti all’Unione europea. Solo in tre casi la confezione risulterebbe proveniente dal Belgio anche se la dicitura è comunque in lingua straniera, contrariamente a quanto previsto dalla normativa comunitaria che obbliga i produttori ad apporre le indicazioni del prodotto nella lingua del Paese di destinazione. Al momento - conclude il ministero - non è dato sapere se queste partite, al di là del fatto di essere comunque non in regola sul piano amministrativo con le norme commerciali, possano rappresentare anche un pericolo per la salute. Saranno le analisi chimiche e microbiologiche in corso all'Istituto superiore di sanità a verificarlo. I risultati sono attesi i primi giorni della prossima settimana.

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