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PeopleANZIANI: FADOI, IN ITALIA 1 SU 10 NON TROVA POSTO IN OSPEDALE

16.05.07 - 17:53
ANZIANI: FADOI, IN ITALIA 1 SU 10 NON TROVA POSTO IN OSPEDALE

Roma, 16 mag. (Adnkronos Salute) - Un anziano su 10, in Italia, non riesce a entrare in ospedale quando sta male, per carenza di posti. E se ci riesce prova a tutti i costi a non 'mollare' il suo letto, temendo un ritorno a casa dove l'assistenza è deficitaria. Una volta uscito, poi, un anziano su 4 vuole subito tornare in ospedale. A fotografare la situazione degli over 65 italiani è la Fadoi (Federazione delle associazioni dei dirigenti ospedalieri internisti), durante il XII convegno nazionale al via oggi a Roma. Ben un anziano su cinque si rifiuta di abbandonare l'ospedale. E se il medico gli comunica la dimissione, il malato ricorre alle leggi, compilando un modulo prestampato che 'gira' nelle corsie dei nosocomi, in cui l'anziano sostiene che, "una volta a casa, si sentirà solo e senza cure adeguate". Una situazione dunque preoccupante, che congestiona sempre di più gli ospedali italiani. "Gli anziani si trovano senza punti di riferimento fuori dalle strutture sanitarie - avverte Giovanni Mathieu, presidente della Fadoi - e la 'cura dimagrante' degli ospedali, causata dalla riduzione dei posti letto, non aiuta sicuramente". I medici internisti non chiedono l'aumento dei posti letto e anzi denunciano l'inappropriatezza di alcuni ricoveri. Non solo. Spesso per la carenza di posti letto 'ad hoc', i malati vengono ricoverati in reparti non idonei. "Più che altro - aggiunge Mathieu - speriamo in una migliore distribuzione di questi ricoveri". Tra le priorità c'è il potenziamento dell'assistenza domiciliare, che permetta all'anziano di sentirsi sicuro e curato anche a casa propria. "Sul territorio non chiediamo un'assistenza sostitutiva all'ospedale - precisa il presidente della Fadoi - ma complementare. E auspichiamo strutture adeguate, come le Rsa, con un'assistenza domiciliare integrata con i medici di famiglia". Svuotare l'ospedale è indispensabile anche per migliorare la sicurezza dei malati. L'affollamento, conclude il medico, "aumenta infatti il rischio di infezioni ospedaliere, cadute e disorientamento nell'anziano, già scosso dalla sua malattia". (Sof/Adnkronos Salute)

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