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TioDonna Salute“Il mondo tende a femminilizzarsi”. È il risultato di un sondaggio sull'invecchiamento femminile

26.04.07 - 06:15
La longevità è soprattutto della donna. Al convegno sulla terza età a Roma si parla della crescente «solitudine degli anziani».
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“Il mondo tende a femminilizzarsi”. È il risultato di un sondaggio sull'invecchiamento femminile
La longevità è soprattutto della donna. Al convegno sulla terza età a Roma si parla della crescente «solitudine degli anziani».
Roma (Adnkronos Salute) - La vita è sempre più lunga, e la possibilità di godersi una sana vecchiaia cresce a ritmi serrati. Ogni giorno, infatti, 'guadagniamo' 5 ore in più: due anni ogni dieci trascorsi. A fare i conti è Carlo Vergani, docente di gerontologia e geriatria all'universita' degli studi di Milano, intervenuto al convegno sulla terza età, organizzato da Repubblica-Salute, che spiega ''Il mondo tende a femminilizzarsi''.

Anche se su ogni 100 neonate nascono 105 maschietti, in età avanzata si arriva a
contare 22 uomini ogni 100 donne
. L'attesa di vita media per le
donne è di 83, 7 anni
contro i 77,7 dei maschi''. E, fortunatamente, all'allungamento della vita, almeno fino ad ora, secondo i dati Istat degli ultimi 10 anni, si è accompagnata anche una riduzione della disabilità. Le italiane non si sentono in salute come i loro compagni maschi. Solo il 60% della popolazione femminile italiana, però, si sente globalmente in buona salute, a fronte del 78% dei maschi.

Eppure l'età media della
disabilità femminile, considerata come perdita di autonomia fisica,
si attesta intorno agli 80 anni, mentre per gli uomini scende a 78,7 anni. Questi alcuni dati di un'indagine sull'invecchiamento della popolazione femminile italiana che è stata presentata da Francesca Merzagora, presidente dell'Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda), nel corso del convegno sulla terza età organizzato a Roma da 'Salute-La Repubblica' e Somedia. ''Non sappiamo, però - ha detto Vergani - se questo trend si manterrà e non ci giurerei''. Ma quel che sappiamo di certo è che
''la disabilità fa molta paura agli anziani
i quali, nel 40% dei casi, sono più spaventati dalla possibilità di perdere autonomia che dalla stessa morte, temuta soltanto al 18% degli over 65''.

Oggi il
20% delle tempie grigie non è del tutto autosufficiente
e il 7% è considerato 'fragile', condizione che apre la strada alla completa non autosufficienza. Ed è proprio la disabilità una delle più grandi sfide del prossimo futuro. ''Oggi - spiega l'esperto - il 70% delle famiglie con disabili non può contare su alcun tipo di assistenza pubblica o privata. Il peso economico, quindi, ricade tutto sul nucleo familiare''. Una situazione che, senza 'correttivi' rischia di diventare esplosiva. ''Con l'invecchiamento progressivo della popolazione - avverte Vergani - sarà sempre più difficoltosa l'assistenza familiare per i grandi vecchi.

E dal geriatra arriva anche un appello ai medici perché si prendano cura degli anziani non solo considerando le
''malattie oggettive'
, ma anche tutti i fattori che rendono difficile la vita dei 'nonni'. A partire dalla ''solitudine che può uccidere'', dice l'esperto. '
'Oggi il 30% degli anziani è solo
. I medici devono imparare a considerare questa condizione come fattore di rischio, non sono solo i valori oggettivi delle analisi a rappresentare un pericolo per la salute''. (Ram/Adnkronos Salute)

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